Bollettino covid: Veneto, +3.607 contagi e 108 morti. Zaia preoccupato

Redazione
Bollettino covid: Veneto, +3.607 contagi e 108 morti. Zaia preoccupato

Bollettino covid: Veneto, +3.607 contagi e 108 morti. Zaia preoccupato. Il Veneto conta 3.607 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore, che portano il dato complessivo degli infetti a 161.805. Si contano anche 108 decessi, che aggiornano a 4.173 il dato dei morti dall’inizio dell’epidemia.

Lo riferisce il bollettino regionale. Gli attuali positivi sono oggi 74.958 (+ 2.029). Crescono i ricoveri dei malati Covid in area medica, 2.719 (+15), e nelle terapie intensive, 340 (+3).

Covid: Zaia, con RT 1,1 siamo prima tra regioni

“L’affluenza e le grandi masse che si spostano ci portano ad essere la prima regione d’Italia per Rt: 1,1 che cala rispetto a prima che eravamo 1,22. Ma va giù lentamente”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Il quale ha aggiunto che “se da un lato facciamo un numero elevato di tamponi, altrettanto vero che la mancanza di distanziamento sociale farà la parte del leone su questa partita. Tutte le curve, tranne a Venezia, hanno una tendenza a scendere, ma è timida.

Il Covid però ci ha abituato a cambiamenti repentini. Per cui oggi non possiamo tranquillizzare nessuno. Siamo – ha concluso – fortemente preoccupati perché ci aspettiamo delle curve che possono iniziare a virare”

Cortina imbiancata da 70 centimetri di neve

Le Dolomiti sono letteralmente ricoperte di neve fresca tanto che nell’area di Cortina d’Ampezzo il sindaco Gianpietro Ghedina annuncia in un post la caduta di 70 centimetri di manto fresco nella notte. In generale sulla montagna continua a nevicare anche a quote basse intorno ai 700 metri.

L’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto (Arpav) segnala un rischio valanghe in costante aumento, tanto che i ‘codici’ puntano al ‘rosso’ per domani. A Cortina sono numerosi i vacanzieri che hanno raggiunto la località, soprattutto nelle seconde case, per il lungo ponte festivo di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata.

Non è possibile sciare, in base ai decreti governativi: l’unico impianto in funzione, la seggiovia del Col Gallina, al passo Falzarego, è riservata all’allenamento degli atleti, e non è raggiungibile, poiché è chiuso il transito di tutti i maggiori valichi delle Dolomiti.

Da Cortina non si va in Val Badia e in Agordino; non si scende da Misurina verso la Val Pusteria. Sulla statale 51 di Alemagna, collegamento internazionale dal Veneto verso l’Alto Adige e l’Austria, si susseguono i rallentamenti, le deviazioni, talvolta l’arresto del transito dei veicoli senza le catene da neve.

C’è chi sceglie di usare gli sci per andare in paese e percorrere l’isola pedonale di Corso Italia, sino ai negozi del centro. La nevicata copiosa aiuta gli organizzatori dei grandi eventi sportivi dell’inverno cortinese.

Sul monte Faloria si sta allestendo la pista per la Coppa del mondo di snowboard in notturna di sabato 12 dicembre; sulla Tofana è già iniziata la preparazione delle aree di traguardo per i Campionati del mondo di sci alpino 2021, in calendario dal 7 al 21 febbraio.

Altre squadre sono all’opera alle Cinque Torri, per preparare la pista agonistica Lino Lacedelli, che sarà utilizzata dalla prossima settimana per gli allenamenti delle squadre di atleti e che a febbraio accoglierà le discese di qualificazione delle nazioni minori, impegnate nei Mondiali.

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