Bologna: donna 63enne tenta di uccidere la madre e poi si suicida

Redazione
Bologna: donna 63enne tenta di uccidere la madre e poi si suicida

Bologna: donna 63enne tenta di uccidere la madre e poi si suicida. E’ successo nella giornata di ieri alla zona Corticella, in via Daniele Manin, nei pressi dell’ippodromo di Bologna. 

Un biglietto lasciato davanti al portone di casa con un messaggio per i figli: “Ho ucciso la nonna, adesso tocca a me”. Poi il lancio nel vuoto dal quinto piano del palazzo. Una donna di 63 anni si è tolta la vita così poco dopo aver provato a uccidere l’anziana madre ottantaseienne.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione bolognese di Navile e Corticella, che hanno trovato il messaggio ieri affisso al portone di una casa. A scriverlo è la donna che si è tolta la vita.

I militari dell’Arma sono arrivati sul posto, allertati da alcuni vicini allarmati dal tonfo dopo la caduta della 63enne che si era lanciata dalla finestra. Madre e figlia, originarie della provincia di Bologna, ma da tempo residenti in zona Corticella, abitavano entrambe al quinto piano, in due abitazioni una di fronte all’altra.

La 63enne, secondo una prima ricostruzione, era uscita in mattinata per fare la spesa. Una volta rientrata a casa ha provato a mettere in atto il suo piano diabolico.

Il messaggio di fronte alla porta

Ha lasciato la busta con il biglietto di fronte alla porta della sua abitazione, insieme ad alcuni effetti personali. Quindi ha somministrato un mix di medicinali alla madre e ha deciso di suicidarsi, lanciandosi dalla finestra.

Quando i carabinieri sono entrati in casa, hanno trovato l’anziana priva di sensi. Accanto a lei, alcune confezioni di ansiolitici completamente svuotate. Hanno subito fatto arrivare un’ambulanza.

La squadra di sanitari ha così prestato le prime cure alla 86enne somministrandole un antidoto, dopodiché la donna è trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore, dove ora si trova ricoverata in condizioni stabili.

Nonostante il tentativo di avvelenamento, l’ottantaseienne non è in pericolo di vita. Per la figlia invece era già tardi. In seguito ad alcuni accertamenti svolti dai militari dell’Arma, è emerso che la sessantatreenne soffrisse da tempo di depressione.

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