Bologna: Nadia massacrata e accoltellata non ce l’ha fatta

La donna di 50 anni è deceduta dopo tre mesi dall'aggressione. Per l'aggressore, Redouane Ennakhali, 44 anni, ora l'accusa è di omicidio

Redazione
Bologna: Nadia massacrata e accoltellata non ce l’ha fatta

Bologna: Nadia massacrata e accoltellata non ce l’ha fatta. La donna di 50 anni è deceduta dopo tre mesi dall’aggressione. Per l’aggressore, Redouane Ennakhali, 44 anni, ora l’accusa è di omicidio.

Nadia Khaidar, cinquantenne marocchina con un lavoro onesto come addetta alle pulizie, ha avuto la sfortuna di incontrare Redouane Ennakhali, un ex con un curriculum penale da far tremare i polsi.

Aggressione brutale

Dopo aver detto chiaramente “No, grazie” a questo signore, Nadia ha subìto un’aggressione brutale: pestata, colpita con un coltello e ridotta a un quadro macabro degno di un film horror, il tutto perché la libertà di scelta non è un’opzione accettata da certi uomini.

Trascorsa quasi un’eternità in ospedale a Bologna tra vetri rotti e prognosi riservate, Nadia non ce l’ha fatta, trasformando il tentato omicidio in un femminicidio con tanto di indagini e nuove accuse per l’ex.

I vicini, veri eroi di questa triste storia, hanno sentito le urla e chiamato i carabinieri. Nel ricordo di Nadia, la sua migliore amica la definisce una persona dal cuore d’oro, un angelo caduto vittima della violenza maschile che non accetta un «no» come risposta.

Insomma, una storia che ci ricorda quanto sia importante dire “basta” e lottare per la libertà di ogni donna. La libertà è una scelta, l’amore non dovrebbe mai trasformarsi in un incubo, e certi individui dovrebbero rimanere confinati nelle pagine di cronaca nera, non nelle vite di chi li circonda.

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