Bomba d’acqua su Siracusa: strade trasformate in fiumi
Bomba d’acqua su Siracusa: strade trasformate in fiumi. Un violento nubifragio, una vera e propria bomba d’acqua, si è abbattuto su Siracusa poco prima delle 13.
La pioggia intensa per circa un’ora ha letteralmente flagellato la città. Le strade si sono trasformate in fiumi in piena; tombini saltati, mastelli dei rifiuti trascinati via dall’acqua e moto sommerse letteralmente dall’acqua.
Tanti i disagi, quindi, creati alla città, a partire dalle strade e case allagate. In via Calabria, addirittura, è crollato un muro di contenimento che ha danneggiato le auto in sosta.
Inevitabili i disagi per il traffico veicolare dal momento che le strade sono diventate impraticabili non solo per i pedoni, ma anche per le auto. E le previsioni per il fine settimana non sono per nulla confortanti.
Le situazioni di maggiore criticità si sono registrate in via Vittorio Veneto, viale Paolo Orsi, viale Teocrito e nei pressi della tomba di Archimede, dove le strade si sono trasformate in laghi e fiumi in piena.
Abusa di una ragazzina, in carcere un 58enne di Avola
Quando quell’uomo è tornato in libertà, dopo avere scontato una condanna per reati contro il patrimonio e stupefacenti, per una ragazzina di Avola si è ripresentato l’incubo del passato.
Anni prima, aveva subito le attenzioni particolari di quel 58enne, sfociate in episodi di violenza sessuale. Dopo anni di silenzio, la 16enne ha deciso di raccontare tutto. Ne ha parlato con gli insegnanti e poi con i poliziotti del commissariato di Avola, diretti da Mario Venuto.
Gli episodi di violenza risalgono al 2015, quando la ragazzina aveva appena 10 anni. L’uomo, frequentando la casa dove abitava la piccola, era riuscito a carpirne la fiducia e ad appartarsi con lei più volte, abusandone sessualmente.
Dopo le prime indagini, scattate nel dicembre scorso, gli investigatori hanno inviato al sostituto procuratore Chiara Valori una corposa informativa, dalla quale sarebbero emerse gravi responsabilità a carico dell’uomo.
Dopo un iter giudiziario che ha visto accolta in ultima istanza la tesi dell’accusa, per il 58enne si sono aperte le porte del carcere. La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dalla difesa.
Ha ritenuto perfettamente valide piuttosto le argomentazioni dell’accusa, sostenute dalle prove raccolte dagli inquirenti. L’uomo 58enne è stato condotto in carcere a Cavadonna.