Bonifici tra parenti: attenti al Fisco!
Cosa scrivere nella causale per non rischiare problemi. Quello che che per le famiglie rappresenta un gesto naturale può trasformarsi, agli occhi dell’Amministrazione finanziaria, in un potenziale indizio di redditi non dichiarati
Bonifici tra parenti: attenti al Fisco! Cosa scrivere nella causale per non rischiare problemi. Quello che che per le famiglie rappresenta un gesto naturale può trasformarsi, agli occhi dell’Amministrazione finanziaria, in un potenziale indizio di redditi non dichiarati.
La disciplina fiscale e giuridica relativa ai bonifici tra familiari, in particolare i trasferimenti di denaro da genitori o parenti stretti ai figli o ad altri familiari, è molto chiara.
Questi trasferimenti, sebbene comuni e spesso motivati da ragioni affettive o necessità improvvise, possono essere interpretati dall’Agenzia delle Entrate come potenziali redditi non dichiarati.
La sentenza n. 4378/2024 della Corte di Giustizia Tributaria della Puglia ha chiarito che i bonifici tra parenti non devono essere automaticamente considerati redditi occulti, purché sia possibile dimostrare l’origine lecita delle somme tramite documentazione precisa e coerente.
I poteri ampi del Fisco
La normativa vigente attribuisce al Fisco poteri ampi di indagine sui movimenti bancari, basandosi su una presunzione legale relativa che può essere confutata dal contribuente.
Nel caso esaminato, la Corte ha riconosciuto la natura di finanziamenti infruttiferi e di sostegno economico familiare ai versamenti effettuati, escludendo la presunzione di reddito occulto.
Si sottolinea l’importanza della tracciabilità dei bonifici e di una causale chiara, che contribuiscono a evitare contestazioni fiscali. Sul piano civilistico, la donazione richiede in genere la forma dell’atto pubblico notarile, ma i bonifici possono configurare donazioni indirette, come precisato dalla Cassazione.
Fiscalmente, le donazioni formali sono soggette a imposta con franchigie e aliquote variabili in base al grado di parentela, mentre le donazioni indirette sono tassate solo se registrate o accertate, applicando in quest’ultimo caso un’aliquota massima sanzionatoria.
Si evidenzia, dunque, che per trasferimenti significativi tra familiari è fondamentale garantire trasparenza, documentazione e, quando necessario, registrazione dell’atto per evitare contenziosi e beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.