Bonus 600 euro si corre ai ripari, verifiche su 40mila italiani

Redazione
Bonus 600 euro si corre ai ripari, verifiche su 40mila italiani

Bonus 600 euro si corre ai ripari, verifiche su 40mila italiani. Non solo i tre deputati e i circa 2.000 amministratori locali. In totale gli italiani che hanno chiesto il bonus da 600 euro erogato per l’emergenza Covid. E che potrebbero non avere i requisiti per farlo sono stati fino a 40mila.

Il dato, in realtà, è tutt’altro che certo

Si tratta, infatti, delle domande che l’Inps sta verificando, perché potrebbero presentare delle possibili incompatibilità con i requisiti del bonus erogato dall’istituto di previdenza.

I controlli, quindi, riguardano 40mila individui per un totale di 80mila bonus erogati. Questo perché chi ha ottenuto l’indennità a marzo l’ha poi ricevuta in automatico anche ad aprile.

Per un totale di 80mila bonus che ora vengono valutati dall’unità Antifrode dell’Inps. Per capire se è necessario far partire un’azione di recupero per gli indebiti pagamenti.

Calcolando 1.200 euro a caso, si arriva così a una cifra di 48 milioni di euro. Che potrebbero essere stati erogati senza che venissero rispettati i requisiti.

Ricordiamo, invece, che a maggio le regole sono cambiate. Perché il bonus è erogato solamente nel caso in cui si potesse dimostrare un calo del fatturato.

Perché gli eventuali indebiti potrebbero essere molti meno

Il decreto Cura Italia prevedeva l’erogazione del bonus senza tenere conto delle condizioni reddituali dei richiedenti. Al contrario, non poteva essere versata l’indennità a chi è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Ma, come sottolinea al Sole 24 Ore la vicepresidente dell’Inps, Maria Luisa Gnecchi, essere iscritti a più forme previdenziali non comporta necessariamente una situazione reddituale favorevole.

Motivo per cui suggerisce di intervenire per legge. Permettendo di erogare il bonus, almeno in alcuni casi, anche se si è iscritti a due fondi diversi.

Le sue parole

“A me spiace che non si sia tenuto conto che ci sono persone iscritte a due fondi previdenziali obbligatori per sopravvivenza, non per scelta. Un lavoro dipendente part time e un’iscrizione in gestione separata o Enpals o altro fondo.”

“Si sarebbe potuto procedere con autodichiarazione, verificata a posteriori. Ci sono persone con redditi molti bassi che sono rimaste escluse per l’iscrizione a due fondi pensionistici. Si potrebbe inserire un correttivo nella conversione in legge del Dl 104”. Fonte Fanpage

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