Brasile: proteste contro Bolsonaro e le violenze della polizia

Redazione
Brasile: proteste contro Bolsonaro e le violenze della polizia

Brasile: proteste contro Bolsonaro e le violenze della polizia. Presso le città di Rio de Janeiro e San Paolo si sono concentrate le più grandi manifestazioni antirazziste e antigovernative contro il presidente Jair Bolsonaro domenica pomeriggio. In Avenida Presidente Vargas, nel centro di Rio, è avvenuta la protesta contro il razzismo. Urlati molti slogan contro la morte dei neri nel paese avvenuta per azioni di polizia.

Gli organizzatori

A San Paolo, i manifestanti si sono concentrati su Largo da Batata, nella regione occidentale della città di San Paolo. Il tutto è stato guidato da organizzazioni di sinistra, come il Frente Povo Sem Medo. A Rio, la polizia militare e il presidente Jair Bolsonaro sono stati i principali obiettivi dei manifestanti. I quali hanno anche ricordato la morte della consigliera cittadina Marielle Franco nel marzo 2018. È stato molto ricordato anche l’omicidio dell’adolescente João Pedro a São Gonçalo avvenuta durante un’operazione di polizia.

La concentrazione della protesta è iniziata presso monumento a Zumbi dos Palmares, una delle più grandi icone del movimento nero nel paese, intorno alle 14:00. La polizia militare, composta da uomini dello Shock Battalion e dello Special Stadium Policing Battalion, ha limitato la manifestazione ad un solo lato del viale e perquisito i manifestanti. Sono stante anche arrestate varie persone che partecipavano alla protesta.

A San Paolo invece le proteste si sono concentrate nella grande piazza centrale del quartiere Pinheiros. Sono fortemente emerse le critiche all’incuria del governo federale nella lotta contro la nuova pandemia da coronavirus. Le misure considerate autoritarie dal presidente Jair Bolsonaro e le morti di neri causate dalla polizia.

Dozzine di volontari hanno distribuito gratuitamente gel alcoolici per mani e volantini con linee guida all’igiene personale per combattere “il fascismo ai tempi del Covid” come recitavano i cartelloni dei protestanti. Erano presenti leader del movimento nero e gruppi di sinistra e anche l’ex candidato alla presidenza Guilherme Boulos che ha tuonato:

“La divisione è tra chi sta dalla parte della democrazia e chi è fascista”.

Alessandro Pallavicini

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