Brescia: arriva la condanna in Appello per Piercamillo Davigo

L'ex pm di Mani Pulite, Piercamillo Davigo, è stato condannato a 1 anno e 3 mesi

Redazione
Brescia: arriva la condanna in Appello per Piercamillo Davigo

Brescia: arriva la condanna in Appello per Piercamillo Davigo. L’ex pm di Mani Pulite, Piercamillo Davigo, è stato condannato a 1 anno e 3 mesi. Era imputato per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dei verbali di Piero Amara.

La Corte d’Appello di Brescia ha così confermato la condanna inflitta in primo grado con pena sospesa. Lo riferisce uno dei legali dell’ex pm, l’avvocato Davide Steccanella, che aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito.

Per la seconda volta le toghe hanno espresso la colpevolezza dell’imputato, ex consigliere del Csm, rispetto alle circostanze contestate.

L’ex pm di Mani Pulite è a processo per aver divulgato a Roma ad una dozzina di persone le “notizie riservate” contenute nei verbali dell’ex legale esterno di Eni, Piero Amara.

A lui erano stati consegnati dal pm milanese su una pen-drive in formato word con modalità “quasi carbonare”, come si legge nella sentenza di primo grado, ora confermata.

Smarrimento di postura istituzionale

Smarrimento di postura istituzionale” scrissero l’anno scorso i giudici. Davigo – secondo le accuse – avrebbe allargato “la platea dei destinatari della rivelazione“.

I giudici si sono presi 90 giorni per il deposito delle motivazioni. I legali di Davigo presenteranno ricorso alla Corte di Cassazione. Secondo quanto si apprende, dopo la lettura della sentenza Davigo è uscito dall’aula e ai giornalisti che gli chiedevano un commento ha risposto in modo deciso che non aveva dichiarazioni da rilasciare.

La notizia arrivata dal tribunale di Brescia ha suscitato a stretto giro reazioni e commenti. Il primo a pronunciarsi è stato Matteo Renzi.

Per anni Pier Camillo Davigo ci ha fatto la morale – attaccando me personalmente, più volte – da numerosi studi televisivi. Oggi il giustizialista Davigo è condannato anche in Appello per rivelazione di segreto d’ufficio“, ha scritto il senatore di Italia Viva.

E ancora: “Io non sono come lui, io sono garantista. E dunque gli auguro di ribaltare il verdetto in Cassazione. Ma il tempo è sempre più galantuomo.

Emerge lo scandalo dossier, i commentatori moralisti che ci attaccavano vengono condannati in appello, la Cassazione e la Corte Costituzionale ci danno ragione. Spero che sia più chiaro adesso che cosa ci hanno fatto subire in questi anni…“.

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