Brindisi, corruzione: arrestati un giudice e 5 tra imprenditori e professionisti

Redazione
Brindisi, corruzione: arrestati un giudice e 5 tra imprenditori e professionisti

Brindisi, corruzione: arrestati un giudice e 5 tra imprenditori e professionisti. Un magistrato della sezione Fallimentare di Brindisi e 5 professionisti sono arrestati dalla Guardia di Finanza con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.

Tre le persone finite in carcere, mentre altre tre sono ai domiciliari. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Potenza Francesco Curcio, che ora si trova in tribunale a Brindisi, ha portato ai sei arresti.

A finire in manette l’imprenditore Massimo Bianco, il commercialista Francesco Pepe Milizia e il magistrato Gianmarco Galiano in carcere, mentre ai domiciliari sono posti l’avvocatessa Federica Spina, l’imprenditore Francesco Bianco e la presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri Annalisa Formosi.

Altri due magistrati sono indagati a piede libero. Si tratta di Francesco Giliberti e Giuseppe Marseglia. Sono ventuno in tutto le persone finite sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza.

L’inchiesta su alcune procedure fallimentari, nell’ambito della quale questa mattina a Brindisi sono arrestate sei persone, tra cui un magistrato, è partita nel 2017 in seguito alla richiesta di concordato preventivo avanzata da una società del Brindisino.

Le indagini inizialmente sono coordinate dal sostituto procuratore di Brindisi Raffaele Casto, successivamente sono trasferite a Potenza, per competenza funzionale in seguito al coinvolgimento dei magistrati.

Tra il 2017 e il 2018 sono eseguite una serie di perquisizioni negli studi dei professionisti coinvolti nelle procedure fallimentari.

Aggressione contro troupe Rai, arrestati 3 ultras della Lazio. Altri due già ai domiciliari

Calci, pugni e spintoni, anche dopo essere caduto a terra. La scena di violenza è accaduta la mattina del 20 dicembre scorso nei confronti di una troupe della Rai che stava realizzando alcuni servizi sulla pandemia per conto della trasmissione Storie italiane.

Nel corso della mattina la Digos e i carabinieri della Compagnia Roma Trionfale hanno arrestato altre tre persone ritenute responsabili dell’aggressione; dando esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Si trovano già ai domiciliari altre due persone accusate di aver partecipato all’aggressione, arrestate lo scorso 13 gennaio. I cinque sono ultras laziali già noti per il coinvolgimento in episodi di violenza da stadio.

L’aggressione era scaturita mentre gli operatori stavano effettuando alcune riprese a Ponte Milvio. I due operatori televisivi, dopo alcune tappe cittadine, avevano raggiunto la zona per documentare la presenze di un gruppo di persone; che si intratteneva in piazza senza mascherine protettive.

Il gruppo di circa 10 persone, infastidito dalla presenza della telecamera, ha aggredito la troupe scagliandosi contro il cameraman; che è stato inseguito e ripetutamente colpito con calci e pugni, anche mentre era a terra.

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