Britney Spears, la disperata telefonata alla polizia: Sono una vittima

Redazione
Britney Spears, la disperata telefonata alla polizia: Sono una vittima

Britney Spears, la disperata telefonata alla polizia: Sono una vittima. Le parole con cui Britney Spears ha rotto il silenzio dopo più di dieci anni sulla condizione di tutela familiare alla quale è sottoposta dal 2008, hanno scosso i fan dell’artista ed hanno fatto il giro del mondo.

“Merito di avere una vita”, aveva detto pochi giorni fa la popstar al giudice Brenda Perry, denunciando la condizione mortificante e limitata nella quale si trova da quando la gestione dei suoi beni – e della sua esistenza – è messa nelle mani del padre, Jamie Spears.

La telefonata al 911 della popstar

Una testimonianza che, stando a quanto riportato dal New York Times, era preceduta da una telefonata al 911 che la stessa Spears aveva fatto poche ore prima, nella quale intendeva denunciare l’abuso che i suoi familiari avevano fatto della tutela nei suoi confronti.

Nonostante ciò, la richiesta di Britney Spears di sospendere la tutela (conservatorship) non è stata accolta dal giudice che ha ritenuto di dover confermare la nomina a tutor della cantante.

Perché Britney Spears non è libera

La conservatorship affidata alla famiglia di Spears prevede che la cantante non possa gestire autonomamente le proprie risorse, né vivere una vita che dipenda esclusivamente dalle sue scelte.

Una decisione scaturita dal periodo di crisi personale vissuto dalla cantante nel 2007, quando l’abuso di alcol e la travagliata condizione sentimentale sfociarono nel controverso episodio della rasatura dei capelli, molto amplificato dai media.

Le accuse di Britney Spears alla famiglia

Una situazione sulla quale Britney Spears non si era mai espressa chiaramente prima dello scorso 23 giugno; quando nel corso di una telefonata di circa 30 minuti con il giudice si è detta esausta ed ha chiesto di essere di nuovo libera.

Tra le accuse che Spears mosse nei confronti della tutela asfissiante della famiglia, c’è stata quella di un sostanziale controllo della sua esistenza. Ad esempio impedendole di amministrare il proprio danaro, avere una normale vita sentimentale e immaginare di poter avere altri figli.

La famiglia le avrebbe, infatti, impedito di togliere la spirale alla quale è appunto obbligata per evitare gravidanze, senza successo. “Volevo avere un altro figlio, ma mi impediscono di andare da un medico perché non voglio che abbia figli.

Di fatto questa conservatorship mi sta arrecando più danni che benefici. Io merito di avere una vita”. Per queste ragioni Spears, nella medesima testimonianza, ha annunciato di voler denunciare il padre; che pure da anni rivendica la corretta gestione del patrimonio della figlia.

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