Brusaferro alle regioni del Sud: “Dati buoni, ma bisogna stare attenti”
Brusaferro alle regioni del Sud: “Dati buoni, ma bisogna stare attenti”. “Il Sud oggi mostra dati dove la curva non sembra impennarsi. Da un lato questo ci conforta ma dall’altro lato sono preoccupato dopo che ho visto sui giornali situazioni che non vediamo in altri contesti”. Seguici su Facebook Notizie in tempo reale
Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro a proposito dell’emergenza Coronavirus nelle regioni meridionali. “Se però l’atteggiamento sarà rigoroso e unitario in tutto il Paese, senza distinzioni tra Nord e Sud – ha aggiunto -, credo che ci possa essere una concreta possibilità che le curve non siano come al Nord.
Se non siamo attenti e rigorosi, però, c’è pericolo. Per questo faccio un appello a ricordare che quello di Covid-19 non è un problema geografico, ma si trasmette da persona a persona. La curva rappresenta in maniera obiettiva i nostri comportamenti”.
“Settimana importante per valutare la curva dei contagi”
Per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità: “Questa è una settimana importante per valutare andamento delle curve. Questa attenzione, però, deve farci ricordare che questo è vero soprattutto per le regioni del Nord e il nostro sforzo è che nelle regioni del Sud le curve non ripetano ciò che è successo nelle regioni focolaio: è questa la nostra scommessa”.
Lo ha dichiarato nel corso del consueto punto stampa con il bollettino della Protezione civile, aggiungendo che “affinché la curva dei contagi torni a scendere non si può prescindere dal fatto che i nuovi positivi o i sospetti riducano in maniera drastica la possibilità di trasmettere l’infezione ad altri.
Dobbiamo fare in modo che gli infetti non trasmettano, altrimenti le terapie intensive non tengono. Infine, oggi è partita una call che mira a censire tutte le potenziali tecnologie che possono aiutare a supportare questa situazione”.