Brusaferro (Iss): “Contagi in Italia crescono, siamo in piena battaglia”

Redazione
Brusaferro (Iss): “Contagi in Italia crescono, siamo in piena battaglia”

Brusaferro (Iss): “Contagi in Italia crescono, siamo in piena battaglia”. La curva dei contagi mostra che la diffusione del coronavirus in Italia “sta crescendo, in particolare in questo momento in Lombardia. Ci sono in altre regioni dei focolai, per ora limitati, ma che non devono farci illudere che non possano svilupparsi: per questo è importante adottare tutte e sistematicamente le misure che abbiamo raccomandato”.

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A dirlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità intervenuto a “Radio Anch’io” su Rai RadioUno. “Dobbiamo pensare che le curve non si spostano in un giorno solo, bisogna guardare i trend, anche se ci fossero delle lievi modifiche non dobbiamo farci illusioni: siamo in piena battaglia, dobbiamo essere tutti consapevoli che il comportamento di ognuno di noi influenza l’andamento o una nostra leggerezza riguarda chi ci sta accanto e rischia di ricadere sulla parte più fragile della nostra società: la battaglia bisogna vincerla tutti assieme in ogni gesto che facciamo”, ha aggiunto.

Restiamo a casa

“L’adozione degli strumenti e delle raccomandazioni – ha continuato il presidente dell’Iss – serve a fare in modo che il picco della curva di nuovi casi si abbassi: se riusciamo a interrompere o rallentare la catena della trasmissione, cosa che si può fare adottando le misure raccomandate, non ci saranno dei picchi e le strutture saranno in grado, pur con un sovraccarico, di garantire assistenza”.

Brusaferro ha spiegato che tutte le misure che vengono adottate servono a interrompere la catena di trasmissione e che non farlo ci può portare a una situazione di grande stress del Sistema sanitario e a un sovraccarico. “Come Comitato Tecnico-scientifico non abbiamo ancora ricevuto questo tipo di proposta, quando ci verrà sottoposta faremo una valutazione”, ha commentato la richiesta delle Regioni Lombardia e Veneto di una ulteriore “stretta” per contenere il coronavirus.

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