Cadavere di donna è stato trovato in un’auto bruciata

Redazione
Cadavere di donna è stato trovato in un’auto bruciata

Cadavere di donna è stato trovato in un’auto bruciata. Appartiene a una donna il cadavere ritrovato la scorse notte all’interno di un’auto distrutta dalle fiamme nel Ternano.

La vettura era abbandonata lungo la strada che dallo svincolo E45 di Acquasparta (Terni) conduce a Spoleto. Alcuni automobilisti hanno lanciato l’allarme e sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del comando provinciale di Terni per tentare di spegnare il rogo che stava distruggendo la vettura.

È solo dopo aver domato le fiamme che i vigili del fuoco si sono accorti che all’interno c’era il cadavere carbonizzato di una persona, che è poi risultato esere di una donna.

All’interno della vettura ritrovato anche un manoscritto

Immediata la chiamata alle forze dell’ordine giunte poco dopo nei pressi del bivio per la frazione di Casteldelmonte (Acquasparta). I carabinieri della Compagnia di Terni hanno trovato il corpo ormai privo di vita adagiato sul sedile del lato-guida che era reclinato.

La vettura, una Fiat Punto, si è scoperto appartenere a una donna di 64 anni, originaria di Roma e residente ad Acquasparta. Secondo i militari che hanno immediatamente avviato le indagini è molto probabile che il corpo appartenga proprio alla donna.

Una prima prima ipotesi è che la 64enne si sia tolta la vita dandosi fuoco nell’auto. Stando a quanto trapelato dalle indagini che sono tutt’ora in corso, fra le altre cose in auto sarebbe individuato un manoscritto in cui la donna, divorziata e con un figlio, spiega i motivi del tragico gesto.

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo affidato al pubblico ministero Marco Stramaglia che coordinerà le indagini e richiederà eventuali ulteriori accertamenti tecnici che intenderà disporre. (Foto repertorio)

“Ti sparo” e gli punta contro il fucile: la lite nella grotta degli Zingari rischia di finire in tragedia

Ha rischiato di finire in tragedia una lite scoppiata la scorsa notte nella grotta degli Zingari, a San Gemini. Un ternano classe ’54, pensionato e incensurato, ha infatti minacciato con un fucile l’ex compagno della figlia.

Provvidenziale l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile di San Gemini che sono riusciti prima a sedare la violenta lite e poi a bloccare l’uomo. Sequestrato il fucile, i militari hanno verificato che la matricola era abrasa.

Nella successiva perquisizione domiciliare, in casa del ternano sono ritrovate altre armi e munizioni, alcune regolarmente detenute. Sono state però poste sotto sequestro una doppietta – anche questa con matricola abrasa – e cinque cartucce.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione di armi, i fucili e le cartucce fuorilegge sono posti sotto sequestro mentre le armi regolari sono sottoposte a ritiro cautelare. L’uomo si trova agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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