Cadavere trovato in spiaggia dai primi bagnanti
Il corpo era amputato e in forte stato di decomposizione, mezzo coperto dalla sabbia. Ridotto quasi ad uno scheletro
Cadavere trovato in spiaggia dai primi bagnanti. Il corpo era amputato e in forte stato di decomposizione, mezzo coperto dalla sabbia. Ridotto quasi ad uno scheletro.
In un’incredibile scoperta macabra sulla spiaggia di Scano Boa, vicino a Porto Tolle, nella provincia di Rovigo, è stato recentemente rinvenuto un cadavere privo degli arti inferiori.
Il corpo, in uno stato avanzato di decomposizione, giaceva semisommerso nella sabbia, ormai ridotto quasi a uno scheletro. L’ipotesi è che sia stato a lungo in acqua e che le violente mareggiate lo abbiano spinto sulla riva.
È stato un gruppo di turisti, approdati sulla spiaggia per una gita domenicale e per una prima tintarella, a fare questa inquietante scoperta, prontamente segnalata alle autorità competenti.
Vigili del Fuoco e Carabinieri sul posto
I vigili del fuoco sono tempestivamente intervenuti dal Rifugio Canarin, affiancati dai carabinieri che hanno informato il procuratore di turno presso la Procura di Rovigo e il personale medico.
Le condizioni dei resti umani rendono estremamente difficile l’identificazione, impedendo persino di determinare se si tratti di un uomo o di una donna.
Il corpo, privo dei suoi arti inferiori, probabilmente è stato trasportato dalle correnti del fiume Po e dei suoi canali fino a spiaggiarsi a Scano Boa, dove è stato ritrovato emergendo dalla sabbia.
Le complesse operazioni di recupero sono state seguite attentamente dal magistrato e dal nucleo investigativo dei carabinieri di Rovigo. Sarà necessario eseguire un’autopsia per ottenere ulteriori informazioni. Tra le ipotesi, vi è quella che si tratti di un caso di annegamento.