Camorra: è morto il boss Raffaele Cutolo, fondatore della Nco

Redazione
Camorra: è morto il boss Raffaele Cutolo, fondatore della Nco

Camorra: è morto il boss Raffaele Cutolo, fondatore della Nco. È morto Raffaele Cutolo: è stato il capo della Nuova Camorra Organizzata negli anni ’80. Il boss è deceduto nella serata di oggi, 17 febbraio 2021, dopo una lunga malattia.

Era soprannominato “o’ Professore’. Cutolo è morto alle 20.21 all’ospedale Maggiore di Parma. Nato nel 1941 ad Ottaviano, in provincia di Napoli, aveva 79 anni e da tempo era gravemente malato.

Negli anni ’70 era stato il fondatore della Nco, Nuova Camorra Organizzata, dando il via a una sanguinosa guerra di camorra con gli altri clan (che per opporsi si riunirono nella Nuova Famiglia) da centinaia di morti all’anno.

La famiglia adesso sta andando a Parma, dove era ricoverato nel reparto ospedaliero del carcere. Detenuto da decenni col regime del 41bis, ovvero il carcere duro per i responsabili di reati di tipo mafioso, aveva 79 anni e da tempo era gravemente malato.

Si aggravano le sue condizioni di salute

Ad agosto dello scorso anno, Cutolo era stato ricoverato in ospedale a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Soffriva da tempo di numerose patologie collegate all’età e alla sua permanenza in carcere.

Il ‘professore’ di Ottaviano, negli anni Ottanta consorziò gran parte della camorra della provincia di Napoli creando un cartello criminale che controllava estorsioni, spaccio e carceri. Aveva 79 anni era nato nel 1942.

Lo scorso anno in pochi mesi è costretto a due ricoveri d’urgenza a Parma lì dove è recluso, all’interno della struttura ospedaliera destinata ai ‘ristretti’. Nell’ultimo periodo era più volte trasferito dal carcere al reparto ospedaliero.

Nel respingere l’ultima istanza di differimento della pena, fatta dalla difesa del boss per le condizioni di salute, il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva sottolineato, a giugno 2020, come le sue condizioni fossero compatibili con la detenzione.

Ma soprattutto come, nonostante l’età, Cutolo fosse ancora un simbolo. “Si può ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo – scrivevano i giudici – potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco.

Il carisma di Cutolo

Gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma”. “Nonostante l’età e la perdurante detenzione rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali” che continuano a richiamarsi al suo nome”.

Negli ultimi anni dopo il silenzio in cui erano ormai da tempo, i familiari di Cutolo (tranne la sorella, Rosetta Cutolo, che invece è chiusa nel suo silenzio e ormai da tempo non si espone) hanno iniziato a farsi sentire nuovamente.

Avevano chiesto per il congiunto – le cui condanne sono ormai tutte definitive – la revoca del regime carcerario duro, poiché ritenevano che le sue condizioni di salute non erano compatibili con la rigidissima disciplina del 41 bis. Cutolo era uno dei detenuti più anziani d’Italia se non il più anziano in assoluto al carcere duro.

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