Camorra, scarcerato Michele Mazzarella: indulto e buona condotta

Redazione
Camorra, scarcerato Michele Mazzarella: indulto e buona condotta

Camorra, scarcerato Michele Mazzarella: indulto e buona condotta. Indulto e buona condotta: Michele Mazzarella, boss emergente del clan Mazzarella come ricostruito dagli inquirenti, torna a casa.

Doveva scontare altri nove anni di carcere dei 29 anni e 2 mesi complessivi a cui era condannato per cumuli di pene dovuti a vari reati (tra cui omicidio, associazione camorristica e traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso per questi ultimi due reati), ora invece è tornato a casa sua.

Michele Mazzarella, detto ‘o Fenomeno e Ronaldo, riferito all’ex centravanti dell’Inter e della Nazionale brasiliana, raggiunge così la moglie Marianna Giuliano, anch’essa tornata libera appena un anno fa, dopo dodici anni di carcere e figlia di Luigi Giuliano, il boss di Forcella conosciuto come ‘o Re ed oggi collaboratore di giustizia.

Lo sconto di nove anni per indulto e buona condotta

Lo sconto di nove anni di pena è stato possibile grazie a due fattori: l’indulto e la buona condotta.

Il primo concesso nel 2006 a tutti i detenuti d’Italia e permise di “cancellare” tre anni di pena per quanto riguarda il reato di omicidio (uno dei reati per la cui pena può essere applicato, diversamente da altri come l’associazione a delinquere di stampo mafioso e il traffico di stupefacenti).

La seconda è invece concessa automaticamente a chi non crea problemi durante la detenzione, e consiste in uno sconto di tre mesi per ogni anno di carcere.

E così, nove anni prima del previsto, per Michele Mazzarella le porte del carcere si sono riaperte, ma stavolta in uscita.

Da poco è tornato libero anche il killer di Annalisa Durante

Non è dato sapere dove, ovviamente, tornerà a vivere Michele Mazzarella. Ma in molti, dopo la sua scarcerazione di cui ha dato notizia nelle scorse ore il quotidiano napoletano “il Mattino”, credono tornerà nella sua ex roccaforte di Forcella.

Qui, già nei mesi scorsi era tornato Salvatore Giuliano, un nome che a Forcella ma anche in tutta Napoli è ben conosciuto.

Si tratta della persona che il 27 marzo 2004 subì un agguato proprio nel quartiere partenopeo e che, rispondendo al fuoco, colpì Annalisa Durante; la 14enne che in quel momento era in strada con gli amici, che rimase uccisa sul colpo.

Salvatore Giuliano, detto ‘o russo per il colore dei suoi capelli, riuscì poi a scappare.

Nel 2006 venne condannato, proprio per l’omicidio di Annalisa Durante, a 24 anni di carcere; ridotta a 18 anni in Appello e poi portata definitivamente a 20 anni dalla Cassazione il 16 aprile 2008.

Anche lui uscito grazie ad uno sconto per buona condotta nelle scorse settimane. (Fonte Fanpage.it)

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