Camorristi con il reddito di cittadinanza: sequestri per oltre 1 milione di euro

Redazione
Camorristi con il reddito di cittadinanza: sequestri per oltre 1 milione di euro

Camorristi con il reddito di cittadinanza: sequestri per oltre 1 milione di euro. Una vasta operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli è scattata alle prime luci di questa mattina nei confronti di numerosi soggetti.

Tutti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso, che hanno illecitamente percepito il reddito di cittadinanza. L’operazione ha visto l’impiego sul campo di circa 500 uomini delle forze dell’ordine.

Ed ha permesso di rivelare che i soggetti hanno percepito illecitamente il reddito di cittadinanza presentando false autocertificazioni. Nei confronti di tali soggetti, questa mattina sono scattate perquisizioni e sequestri per oltre 1 milione di euro.

L’operazione è condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e dal Gruppo di Torre Annunziata nel capoluogo campano e nella sua provincia, e coordinata dalle Procure della Repubblica di Napoli, Napoli Nord, Nola e Torre Annunziata.

Caso Genovese, 18enne abusata: “Non ricordo come sia finita in camera sua. Qualcuno mi ha drogata”

“Non so come sia finita in camera sua. C’è un momento in cui non ricordo più nulla. Sono sicura che qualcuno mi abbia messo qualcosa in un bicchiere”. A dirlo durante la trasmissione “Porta a Porta” in onda su RaiUno, è la 18enne vittima di abusi.

Per la stessa ragazza l’imprenditore Alberto Genovese è finito in manette lo scorso novembre. La ragazza è stata, infatti, violentata durante una festa a Milano nell’appartamento dell’imprenditore napoletano.

La 18enne: Ho avuto paura di morire

“Non tutti i ricordi sono mai veramente affiorati. Sono sicura che mi hanno messo qualcosa in un bicchiere”, continua la ragazza. Durante l’intervista la 18enne ha risposto anche alle accuse che lo stesso imprenditore ha rivolto alla giovane.

Genovese infatti avrebbe riferito di aver pagato migliaia di euro la ragazza per poter disporre liberamente del suo corpo. Stando a quanto affermato dal mago delle start up, la ragazza lo avrebbe denunciato perché non avrebbe ricevuto il compenso pattuito.

“È falso. Non ho mai venduto il mio corpo per soldi. Non sono mai stata una escort. Questo accordo non è mai esistito”. Dopo aver subito ore e ore di violenza, la giovane è riuscita a fuggire.

“Ero molto confusa e sotto effetto di droga. Ci ho messo un po’ a smaltirla. Quando ho avvertito i dolori, ho visto il segno delle manette, ho capito che dovevo andarmene subito. Ho avuto paura di morire”.

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