Carabiniere 57enne in servizio si spara un colpo alla tempia

Redazione
Carabiniere 57enne in servizio si spara un colpo alla tempia

Carabiniere 57enne in servizio si spara un colpo alla tempia. Un colpo di pistola alla tempia all’interno della sua auto, dopo essere uscito questa mattina dalla propria abitazione, in un bosco nelle vicinanze di Ornaro Basso, frazione di Torricella in Sabina, in provincia di Rieti, dove viveva da anni con la famiglia.

E’ morto così il brigadiere capo S. C. di 57 anni, in servizio presso la stazione dei Carabinieri di Poggio Moiano, in provincia di Rieti, ma residente in una frazione di Torricella.

II militare sembra non aver lasciato messaggi e i colleghi affermano di non aver notato nulla di strano negli ultimi tempi nel suo atteggiamento. L’uomo lascia la moglie e due figlie.

Il ragazzo che si è fatto tatuare il QR Code del green pass sul braccio

A raccontare la vicenda di Andrea, 22enne di Reggio Calabria, è il Corriere della Sera, con un pezzo che non mancherà di far discutere. Il giovane studente universitario, infatti, ha deciso di tatuarsi il QR Code della certificazione verde direttamente sul suo braccio sinistro.

Una scelta singolare, che però non ha nulla a che vedere con le proteste anti green pass che hanno caratterizzato il dibattito pubblico nelle scorse settimane. Anzi, rappresenta una sorta di celebrazione di un momento storico del tutto peculiare.

“È stato come dipingere un momento particolare della mia vita”, ha spiegato il giovane, aggiungendo le ragioni profonde della sua decisione di tatuarsi il QR code sul braccio.

“Ho voluto rappresentare le difficoltà del momento attraverso un tatuaggio che resterà indelebile e rappresenterà un periodo storico della mia esistenza”. E il suo tatuatore ha spiegato.

“Questa idea mi è venuta perché ho pensato che tatuare il green pass sul corpo potesse rappresentare la spiegazione di un momento di difficoltà, di un periodo buio ma, anche un aiuto alla scienza, per convincere i più riottosi a vaccinarsi.

Il mio è stato un lavoro che va oltre l’estetica. Anzi l’ho abbinata al bene collettivo”. Peraltro, a quanto riporta il Corsera, lo studente e il suo tatuatore avrebbero verificato la riuscita dell’opera in un ristorante della zona.

Nonostante le perplessità del personale addetto ai controlli, infatti, sorprendentemente l’app per la verifica del green pass rileva correttamente e senza problemi il QR code.

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