Carlo Conti, il dolore: “Io una figura così non l’avevo”

Redazione
Carlo Conti, il dolore: “Io una figura così non l’avevo”

Carlo Conti, il dolore: “Io una figura così non l’avevo”, commovente e doloroso ricordo. “Io una figura così non l’avevo”, il commovente e doloroso ricordo di Carlo Conti: il retroscena sulla sua giovinezza che vi toccherà il cuore

“Io una figura così non l’avevo”, commovente e doloroso ricordo di Carlo Conti. Carlo Conti, un nome una garanzia. Conduttore dal talento straordinario, uno dei volti storici della televisione e dell’intrattenimento italiano.

La capacità di tenere costantemente alta l’attenzione del pubblico, al timone do format tra i più seguiti dai telespettatori, Carlo Conti non delude mai. Nato a Firenze nel 1961, non ha mai nascosto di aver seguito la passione per il panorama artistico fin da giovanissimo.

Iconico è l’episodio da lui stesso raccontato, di quando lasciò il lavoro in banca per quello in Radio. All’epoca, come ora, avere un posto fisso è una sicurezza e lasciarlo andare via per seguire un sogno non è una scelta da tutti.

So chi ha l’audacia di seguire il proprio percorso e di diventare quello che sogna lascia ciò che si conosce per qualcosa di incerto. Il coraggio in questi momenti importanti è l’arma fondamentale per affrontare le sfide.

C’è però anche un altro momento fondamentale nella vita di Carlo Conti che riguarda il suo passato: “Io una figura così non l’avevo”, il commovente e doloroso ricordo del conduttore, condiviso con il pubblico.

Lo raccontava, circa due anni fa, al Corriere della Sera. Il pubblico più attento e appassionato, saprà che il celebre conduttore ha perso il suo papà quando aveva poco più di un anno. L’uomo, infatti, è mancato a causa di un tumore ai polmoni.

Riguardo a questa assenza, Carlo Conti ha rivelato di aver “compreso” solo a 22 anni di non “avere” un padre. “Era il 1983, avevo 22 anni, e stavo giocando a tennis con il mio migliore amico: Leonardo Pieraccioni. Leggi anche qui

Arrivò il suo babbo, si mise dietro di lui e cominciò a incoraggiarlo: batti meglio, forza il dritto” ha spiegato. “Venni a rete a raccogliere una pallina, mi voltai indietro, e compresi che io una figura così non l’avevo” ha aggiunto. Un ricordo di certo doloroso e commovente, per il talentuoso e amatissimo showman.

Il conduttore condivide un’amicizia molto profonda con Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, un’amicizia che va al di là dell’ambito artistico e lavorativo. Altra Notizia

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