Castello d’Argile: processo per la morte di Daniela Gaiani
Suicidio o femminicidio? E' la domanda alla quale devono rispondere i giudici. Alla sbarra è finito il marito Leonardo Magri accusato di femminicidio

Castello d’Argile: processo per la morte di Daniela Gaiani. Suicidio o femminicidio? E’ la domanda alla quale devono rispondere i giudici. Alla sbarra è finito il marito Leonardo Magri accusato di femminicidio.
Non un caso di suicidio, ma un femminicidio. Il caso di Daniela Gaiani ha raggiunto il Tribunale di Bologna. Nel 2021, la donna è stata trovata senza vita a Castello d’Argile, Bologna.
Inizialmente, la sua morte era stata classificata come suicidio. Tuttavia, la famiglia della vittima ha sempre sostenuto un’altra verità, accusando il marito, Leonardo Magri, di essere il responsabile, sostenendo che avrebbe inscenato il suicidio poiché considerava Daniela un ostacolo per intraprendere una relazione con una donna più giovane.
Questa è la tesi proposta dalla Procura, inquadrando il caso come un femminicidio aggravato da motivi sentimentali e futili, sufficienti a giustificare l’ergastolo.
Ieri la prima udienza
Ieri, venerdì 28 marzo, si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Salvatore Romito, con Leonardo Magri come imputato. «Ci aspettiamo giustizia e che la verità venga scritta chiaramente.
Speriamo che la ferocia di quell’uomo venga smascherata. Lui pagherà, ma mai abbastanza, perché non c’è prezzo per la vita di mia sorella, che era una persona meravigliosa. Non ci saremmo mai aspettati una tragedia simile», ha dichiarato Angela Gaiani, sorella della vittima.
Daniela è stata trovata morta il 5 settembre 2021, nel letto della loro casa a Castello d’Argile. L’udienza è durata circa venti minuti ed è stata aggiornata al 14 maggio, dopo che la difesa dell’imputato ha sollevato una questione riguardante la mancanza di un avviso nell’atto di convocazione dell’udienza preliminare, una questione che il giudice ha ritenuto valida.