Caterina Balivo si schiera dalla parte di Selvaggia Lucarelli

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Caterina Balivo si schiera dalla parte di Selvaggia Lucarelli
Caterina Balivo

Caterina Balivo si schiera dalla parte di Selvaggia Lucarelli. L’affare della morte di Giovanna Pedretti, simile al Pandoro Gate, continua ad espandersi. Con il coinvolgimento di più media, dai telegiornali, ai giornali, alle piattaforme online, ai blog e a programmi televisivi che trattano attualità e informazione.

Ora non solo l’ufficio del procuratore di Lodi si occupa di questa faccenda, ma anche diversi altri media. Caterina Balivo ha recentemente espresso il suo punto di vista sulla scomparsa di Giovanna e sui rimproveri ricevuti da Selvaggia Lucarelli e il suo partner Lorenzo Biagiarelli.

Caterina Balivo prende posizione: “Ma la colpa di chi è a questo punto?!”

Caterina Balivo ha avuto un ospite che ha accusato Lorenzo Biagiarelli, affermando che una recensione ingannevole di un ristorantino non avrebbe causato un danno significativo. Tuttavia, Caterina, la presentatrice, ha reagito fortemente e ha espresso il suo parere.

“Io mi chiedo una cosa. Quanto è grave l’errore degli altri giornali, che riprendono la notizia di un privato, senza andare a vedere se è tutto vero o meno. A me sembra che i giornalisti spesso non vadano a verificare e poi prendono le notizie on line. Sui social vale tutto? Ma allora tu giornalista di un’importante testata on line non devi guardare chi scrive sui social!

Qui c’è un problema. Io scrivo una cosa, nessuno la verifica e poi tutti mi riprendono. Ma allora la colpa di chi è? Mia che l’ho scritta o di voi che la riprendete senza fare controlli?! Eh, scusatemi! Magari prima di riprendere qualcosa di un opinion leader, un giornalista dovrebbe accertarsi di quello che pubblica. Inoltre i social dovrebbero avere delle regole altrimenti è un far west”.

Caterina Balivo ha recentemente espresso il suo punto di vista sulle minacce che Selvaggia Lucarelli sta attualmente subendo. Ha osservato come Lucarelli sia oggetto di minacce. E come la situazione abbia creato un terribile ambiente di odio. Ha definito l’atto di minacciare come distintamente deplorevole. Pur non volendo prendere le difese di nessuno, è questo l’attuale stato delle cose.

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