Ceglie (Brindisi): con un pugno rompe la mandibola a una turista 17enne

Redazione
Ceglie (Brindisi): con un pugno rompe la mandibola a una turista 17enne

Ceglie (Brindisi): con un pugno rompe la mandibola a una turista 17enne. Grave episodio di bullismo a Ceglie, in provincia di Brindisi.

Un bullo di paese, incurante del fatto che la persona che aveva di fronte fosse una ragazza ed anche più piccola di lui, le ha assestato un pugno in faccia.

Le conseguenze del gesto violento sono state disastrose.

La 17enne è stata trasportata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti diagnostici del caso.

La 17enne ha subito una frattura scomposta della mandibola.

Alla ragazza è stata diagnosticata una frattura scomposta alla mandibola.

I genitori l’hanno riportata in Lombardia.

Quando i medici hanno comunicato ai genitori che era necessario sottoporre la ragazza ad un intervento di chirurgia maxillo facciale, il padre e la madre della 17enne hanno optato per riportare in tutta fretta la figlia in Lombardia, dove è stata operata d’urgenza.

Il pericoloso atto di bullismo risale a un paio di domeniche fa a Ceglie Messapica, nel centro storico della cittadina. La 17enne era in quei giorni era in vacanza con la famiglia in Puglia.

Le ignote cause del gesto. Per ragioni tuttora ignote, si è innescato un litigio tra lei e un ragazzo appena più che maggiorenne del posto.

Un bullo di paese.

Il 18enne, che in tanti in paese etichettano come un bullo incline alla violenza il più delle volte gratuita, le ha così sferrato un pugno in piena faccia. Glielo ha assestato con tanta violenza che le ha provocato, per l’appunto, la frattura della mandibola.

La posizione dei testimoni dell’aggressione.

All’aggressione avrebbero assistito diversi testimoni che, per timore di ritorsioni, non sono intervenuti subito ma hanno poi deciso di prestare alla 17enne i primi soccorsi, chiamando anche l’ambulanza.

Prima di partire velocemente per la Lombardia, i genitori della minore hanno formalizzato una querela contro il 18enne.

Identificato grazie alle foto sui social.

Nonostante la mancanza di dettagli rivelati dagli inquirenti, si è potuto sapere che determinante per giungere alla compiuta identificazione dell’aggressore è stata la sua attività social.

Le tante foto postate dal 18enne su Facebook hanno infatti consentito agli investigatori di dare un nome e un cognome all’autore dell’aggressione in danno della ragazzina.

Mariagrazia Veccaro

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