Cerignola (Foggia): vigilante aggredito e minacciato in ospedale

Redazione
Cerignola (Foggia): vigilante aggredito e minacciato in ospedale

Cerignola (Foggia): vigilante aggredito e minacciato in ospedale. Brutale pestaggio nell’ospedale Tatarella di Cerignola, in provincia di Foggia. A farne le spese è stata una guardia giurata della Cosmopol in servizio presso il pronto soccorso.

Le continue aggressioni in ospedale.

Il nosocomio di via Trinitapoli si conferma una vera e propria bomba ad orologeria per quanto riguarda la sicurezza del personale medico, infermieristico e per gli operatori di vigilanza.

Sono infatti sistematiche le aggressioni in ospedale da parte di familiari dei pazienti, anche in piena emergenza Covid-19.

L’aggressione di dieci familiari contro il vigilante.

L’ultimo episodio di cronaca si è registrato questa settimana, quando in dieci si sono accaniti su un vigilante in servizio presso il pronto soccorso.

Le motivazioni del pestaggio.

I familiari di un paziente volevano entrare massa all’interno degli ambulatori. Quando la richiesta non è stata accolta, si è innescata una spirale di violenza e di minacce di morte.

Come raccontato dalla vittima:

“È accaduto tutto improvvisamente, dopo l’accesso di un paziente in pronto soccorso, quando circa una decina di persone, parenti e conoscenti dello stesso, si scagliano su di me. Offendendo, minacciando di morte me e il personale medico, con la pretesa di accedere nelle medicherie dove il paziente era in visita.”

“Hanno cominciato a spintonarmi, percuotendomi sul petto e prendendomi a calci. Sono riuscito subito a rifugiarmi e mettere in sicurezza il personale sanitario in servizio. La situazione è stata sedata grazie all’intervento della polizia»

Le attuali condizioni dell’aggredito.

La prognosi del vigilante è di 10 giorni di riposo. La pericolosità dell’ospedale Tatarella. La sicurezza all’interno del “Tatarella” è vera e propria chimera.

Nonostante la periodica intensificazione dei controlli, le intemperanze sono all’ordine del giorno.

La fuga del personale medico.

Una prassi che col tempo sta letteralmente mettendo in fuga i medici dal prestare servizio in questo pronto soccorso.

Diventa sempre più difficile, infatti, reperire personale che metta a rischio la propria salute a causa delle ormai cicliche intemperanze dei familiari dei pazienti.

Le vittime sanitarie intanto chiedono a gran voce che siano più tutelati dallo Stato per poter lavorare dignitosamente in sicurezza.

Mariagrazia Veccaro

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