Cesarina Checcacci donna per la scuola, a cento anni dalla nascita

Redazione
Cesarina Checcacci donna per la scuola, a cento anni dalla nascita

Cesarina Checcacci donna per la scuola, a cento anni dalla nascita. Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Cesarina Checcacci, nata a Firenze, in via Lorenzo il Magnifico n. 10, il 26 aprile 1921, alle ore 23. Una vita intera al completo servizio della scuola e all’impegno nella difesa dei diritti dei docenti e degli alunni.

A Udine ha frequentato lo storico liceo Stellini, durante gli anni del regime. Nel 1945 si è laureata brillantemente in Lettere e Filosofia presso l’Università di Roma. Docente di scuola media.

Nel 1943 nel quartiere dell’Aventino, dove viveva con la famiglia, conosce il professore Gesualdo Nosengo, che subito l’ha coinvolta nei suoi progetti educativi. Con lui fondò l’Uciim, Unione cattolica insegnanti medi, di cui fu la prima segretaria.

Finita la guerra si è impegnata nei comitati civici della Nazione per le prime elezioni del 1948, contribuendo alla formazione del popolo italiano alla vera democrazia. E’ stata presidente nazionale dell’Uciim per più di un ventennio dal 1974 al 1997.

Le tappe importanti

Nella storia della nostra scuola ha segnato tappe importanti. Negli anni ’60 contribuì alla nascita della scuola media unica. Sua è la premessa ai nuovi programmi della scuola media, come pure i programmi dell’Educazione Civica che adesso ritorna come disciplina scolastica “trasversale”, ma con il voto finale e destinata a tutti gli alunni di tutte le classi.

Nel decennio successivo si operò per la nascita dei decreti delegati. Negli anni ’80 e ’90 lavorò alle sperimentazioni, ai programmi Brocca; e alla legge sull’autonomia.

Inoltre, per venti anni ha rivestito un ruolo importante nell’ambito del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione anche come vice presidente. E’ stata sempre a fianco dei ministri della pubblica Istruzione dell’epoca con significative proposte di politica scolastica.

I riconoscimenti

Fu insignita, per la promozione della cultura e per l’impegno per la scuola di vari riconoscimenti: medaglia d’oro della Pubblica Istruzione nel 1991 e nomina a grande ufficiale della Repubblica nel 1994.

L’attuale presidente dell’Uciim Rosalba Candela, l’ha voluta ricordare citando quello che scrisse la Checcacci all’indomani del ’68 e che è di un’attualità disarmante. “I giovani, scrisse, in un momento difficile per la scuola italiana, rimproverano agli adulti di non credere in ciò che fanno, tacciandoli di incoerenza, di “perbenismo”, di mancanza di coraggio.

L’unico modo per costruire è rappresentato, a nostro sommesso giudizio, da una risposta coraggiosa che è, in primo luogo, umana, in quanto si esprime con una coerenza estrema, che non si lascia fermare da remore varie.

La scuola, ossia la possibilità di dialogo fra adulti e giovani, fra gli aspetti validi dell’esperienza culturale trascorsa e l’attesa impaziente del futuro, si salva così, compromettendosi fino in fondo, senza mezze misure e senza ripensamenti egoistici”.

In una afosa e pesante notte di fine agosto del 2019 la cara Cesarina, la storica Presidente, è andata a cogliere il premio eterno, è andata a godere della visione beatifica di Dio, purificata ormai dalle lunghe sofferenze sopportate con serenità e dignità.

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