Chef Rubio arrestato dalla Polizia. Cosa è successo
Chef Rubio arrestato dalla Polizia. Cosa è successo. Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, è un personaggio famoso in televisione per aver presentato programmi come Unti e Bisunti e Camionisti in Trattoria. Tuttavia, recentemente, la sua popolarità ha subito un calo a seguito di alcune controversie sui social media riguardanti questioni politiche sensibili.
Ad esempio, è criticato per aver condiviso una serie di messaggi contro Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, per poi eliminare tali messaggi su consiglio del suo avvocato. Ma le controversie non terminano qui
Poiché fonti recenti suggeriscono che Chef Rubio è fermato dalla polizia per il possesso di una tanica di plastica contenente cinque litri di sangue animale, apparentemente per un motivo specifico. Aspettiamo ulteriori dettagli su questo.
Chef Rubio trovato in possesso di sangue animale
Riporta Dagospia che il famoso Chef Rubio è recentemente fermato per un controllo di routine dalla polizia. Che ha poi scoperto che aveva con sé una tanica di plastica contenente 5 litri di sangue animale. Tale scoperta è decisamente inusuale e macabra, portando gli agenti a portare Rubini in commissariato.
È improbabile che la polizia abbia incontrato molte persone con quantità così grandi di sangue in passato, rendendo questa una situazione estremamente rara. Una volta in commissariato, Chef Rubio ha dichiarato che il sangue contenuto nella tanica era di origine bovina e suina e destinato a usi in cucina, secondo quanto riportato da Dagospia.
La polizia forense ha raccolto dei campioni del materiale per ulteriori analisi, al fine di confermare o smentire le affermazioni del cuoco. Questi accertamenti sono vitali per determinare la vera natura della sostanza e quindi procedere legalmente.
Perché Chef Rubio era in possesso di sangue animale?
Nell’ambito di questo scenario, emerge naturalmente una questione: quale era lo scopo di Chef Rubio di trasportare 5 litri di sangue animale nella sua vettura? Quando interrogato al commissariato, lo Chef avrebbe dichiarato, come riportato da Dagospia, che era in cammino per un sit-in di protesta davanti alla Farnesina.
Successivamente, alcuni manifestanti hanno tentato di macchiare con il rosso del sangue la bandiera israeliana. Detto in altri termini, l’uso del sangue da parte di Rubini era inteso per la sua partecipazione al sit-in per esprimere la sua protesta contro un “presunto atto di censura subito in seguito alla sua partecipazione a un programma televisivo argentino”.
