Chiampo: agricoltore muore schiacciato dal trattore

Redazione
Chiampo: agricoltore muore schiacciato dal trattore

Chiampo: agricoltore muore schiacciato dal trattore. Ieri mattina, una agricoltore 63enne è morto schiacciato dal peso del trattore che si è ribaltato finendogli addosso. L’uomo era intento a trasportare legna con il mezzo meccanico nella sua proprietà.

Il drammatico incidente è avvenuto poco prima, delle 15:30, di ieri 6 gennaio giorno della Befana, i vigili del fuoco sono intervenuti in zona boschiva di via Angio a Chiampo, in provincia di Vicenza. Ad allertare i soccorritori sono stati alcuni residenti della zona che hanno trovato il trattore capovolto e l’uomo incastrato sotto il mezzo.

Sul posto dell’incidente sul lavoro sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Arzignano che, con l’aiuto di un escavatore trovato sul posto, hanno alzato il trattore ed estratto l’uomo, ormai privo di vita.

Purtroppo, nonostante i soccorsi, il medico ha dovuto dichiarare la morte dell’uomo. Le cause dell’incidente sono al vaglio dei carabinieri. Secondo quanto ricostruito finora sembra che l’uomo, che era intento a fare legna all’interno della sua proprietà, per cause in corso di accertamento, sia stato travolto dal mezzo che si è improvvisamente rovesciato.

È morto il professor Bonaventura Ruperti, “il profeta del Giappone”

Si è spento nel pomeriggio del 5 gennaio, a 62 anni, Bonaventura Ruperti, professore ordinario di lingua e letteratura giapponese dell’università Ca’ Foscari. Era nato a Vicenza ma la sua vita professionale e umana è da sempre legata all’ateneo veneziano, come testimoniato dal fortissimo affetto attorno alla figura del docente, sia da parte degli studenti che dei colleghi.

Tale e vasta era la conoscenza della cultura del Sol Levante, che era chiamato scherzosamente “il profeta del Giappone”. Ha coltivato per anni la sua grande passione per il teatro giapponese, fino a diventare, con le sue oltre 100 pubblicazioni, tra cui 7 monografie, uno studioso di indiscusso livello e di grande prestigio internazionale, stimato anche dai più rinomati maestri delle arti performative giapponesi.

Così l’ateneo descrive Ruperti: «Un forte senso delle istituzioni, il rigore e l’onestà intellettuale che lo distinguevano, lo hanno sempre motivato a spendersi a tutti i livelli, nelle molte cariche che ha rivestito sin dal suo ingresso a Ca’ Foscari nel 1992, portando la nipponistica veneziana a crescere e ad acquisire il prestigio internazionale oggi testimoniato anche dai suoi tanti allievi nel mondo».

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