Chiara Ferragni, finalmente, non difende il marito (Fedez)

Redazione
Chiara Ferragni, finalmente, non difende il marito (Fedez)

Chiara Ferragni, finalmente, non difende il marito (Fedez). La questione: il dialogo interrotto tra Fedez e il prete social: il rapper blocca don Alberto su Instagram, e la lite si consuma a colpi di ‘storie’

l sacerdote di Busto Arsizio prima lo accusa di averlo “censurato”, poi si scusa. E il cantante: “Bizzarro accusare una persona che ti ha dato tanto spazio” “Fedez mi ha bloccato su Instagram”

“Che per le dinamiche dei social significa ‘fatto fuori’ o ‘censurato’. Peccato, io non ce l’avevo assolutamente con lui”: l’annuncio è stato dato proprio su Instagram da don Alberto Ravagnani. Si tratta del sacerdote di Busto Arsizio (nel Varesotto) diventato una webstar nel periodo del primo lockdown.

“Per dialogare bisogna essere in due: evidentemente non vuole farlo – continua il sacerdote nel post sul suo profilo, seguito da 132mila persone – Io però rimango amichevole e disponibile”.

I due si erano già scambiati pubblicamente dei messaggi la scorsa estate, sempre via Instagram, e all’epoca i toni erano stati molto cordiali. Ora però qualcosa si è rotto, probabilmente a seguito di critiche di don Alberto Ravagnani al discorso di Fedez, il marito di Chiara Ferragni, al concerto del Primo maggio sul ddl Zan.

“Sto ricevendo un sacco di brutti insulti. Non è un problema, ma mi fa ridere il fatto che derivino da un post fatto da un prete – ha spiegato Fedez in una serie di stories su Instagram – Don Alberto”

Continua: “probabilmente conoscerete perché l’ho invitato ai miei podcast a parlare liberamente delle sue idee, con cui non concordo, ha fatto un post perché l’ho bloccato su Instagram. Sostiene che bloccare una persona su Instagram equivalga a censurarla”.

Una lettura respinta dal cantante, che ha spiegato pubblicamente le motivazioni del blocco – “ma se ti fosse interessato così tanto avresti potuto chiamarmi. Hai il mio numero e ti ho sempre risposto” ha detto.

“Ti ho bloccato perché mi ‘asciugavi’ un pochino. Un’altra cosa che trovo divertentissima è essere accusato di censura da un uomo che rappresenta la più grande macchina di censura della storia dell’umanità, cioè la Chiesa”.

La risposta di don Alberto Ravagnani è arrivata sempre tramite stories: “Non condivido il fatto che Fedez abbia trasceso, spostando la questione sulla Chiesa e sulle mie affermazioni” ha detto il sacerdote, negando di aver tempestato il rapper di messaggi.

Continua: “Ha smesso di seguirmi, ma è finita lì. Ora, dopo diverse settimane, mi ha bloccato. La Chiesa e le mie idee non c’entrano con questo fatto – è il commento – È liberissimo di bloccarmi, ma segnalo una certa incoerenza”.

“Io sono aperto e disponibile al dialogo sempre, non a periodi alterni. E il dialogo si fa sempre in due. Se io non posso parlare, non c’è dialogo”. Secondo il sacerdote, “il fatto che la mia mentalità possa essere diversa da quella di Fedez non dovrebbe essere un problema.

Lo diventa se si impedisce a chi la pensa diversamente di dire la propria o non lo si ascolta. Così la diversità non diventa ricchezza, come invece potrebbe e dovrebbe essere”. Leggi anche qui 

Ma Chiara Ferragni? Non ha fatto la classica stories di supporto al marito? Come mai? Forse almeno davanti alla Chiesa, la Ferragni si fa i fatti suoi. Google news

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