Chivasso: capelli lunghi fino ai piedi, unghie come artigli
Così è stata trovata una donna anziana che non usciva di casa da almeno dieci/dodici anni. Con lei vive anche il figlio, affetto da autismo
Chivasso: capelli lunghi fino ai piedi, unghie come artigli. Così è stata trovata una donna anziana che non usciva di casa da almeno dieci/dodici anni. Con lei vive anche il figlio, affetto da autismo.
Quando i carabinieri sono entrati a casa di Maria (nome di fantasia), una donna di 82 anni di Chivasso, in provincia di Torino, hanno fatto una scoperta sconvolgente.
Immondizia ovunque, cibo avanzato sparso per casa, e un odore nauseabondo. La donna non usciva di casa da 10 anni. Insieme a lei c’era anche il figlio, un 49enne affetto da autismo.
Cosa hanno trovato i carabinieri
Quando i carabinieri sono entrati a casa di Maria hanno fatto una scoperta sconvolgente. L’abitazione era in uno stato desolante: immondizia ovunque, cibo avanzato sparpagliato per la casa, terra sul pavimento e un odore nauseabondo.
Maria stava stesa sul divano con i capelli lunghi fino ai piedi e le unghie lunghe come artigli. Era evidente che non usciva di casa da moltissimo tempo.
Insieme a lei c’era anche il figlio, un 49enne affetto da autismo, che si trovava a letto circondato da briciole di pane. Questa situazione ha richiesto l’intervento dei soccorsi e l’affidamento della donna ai servizi sociali.
Quali le conseguenze
L’isolamento prolungato ha avuto gravi conseguenze per Maria e suo figlio. La donna di 82 anni non usciva di casa da 10 anni, vivendo in condizioni di estrema sporcizia e degrado.
Questo isolamento ha portato a una situazione di totale abbandono e degrado della casa, con immondizia ovunque e un odore nauseabondo. Inoltre, Maria presentava evidenti segni di trascuratezza personale, con capelli lunghi fino ai piedi e unghie lunghe come artigli.
Anche suo figlio, affetto da autismo, è stato vittima dell’isolamento, trovato a letto contornato da briciole di pane. Questa situazione ha evidenziato l’importanza di intervenire tempestivamente in casi di emergenza sociale come questo, per garantire la salute e il benessere delle persone coinvolte.
Accompagnata in Ospedale per accertamenti, la donna è comunque risultata in buona salute ed è stata rimandata a casa nonostante siano state attivate tutte le procedure per farle seguire (insieme al figlio) un percorso psichiatrico.
Inutili i tentativi di ricoverarla in una RSA, anche se sono stati presi contatti con altri famigliari perché gestiscano al meglio il caso e sanifichino l’appartamento, in condizioni igieniche pessime tanto che anche il bagno sembra essere inutilizzabile.
Il ruolo dei servizi sociali
Quando si verificano situazioni di emergenza sociale come quella descritta nell’articolo, è fondamentale l’intervento tempestivo dei servizi sociali.
Il loro ruolo principale è quello di valutare la situazione e fornire il supporto necessario alle persone coinvolte. Nel caso di Maria e suo figlio, i servizi sociali hanno preso in carico la donna anziana, garantendole un ambiente sicuro e adeguato alle sue esigenze.