Questa sera 14 novembre 2023 inizia su Rai 1 la serie televisiva incentrata sul Massacro del Circeo, dove due giovanissime ragazze, Rosaria e Donatella sono rimaste vittime di violenze. Rosaria è morta mentre Donatella viva è riuscita a scampare alla crudele morte portando avanti un lungo e doloroso processo.
Perché la serie televisiva è importante.
Non è mai sbagliato raccontare sullo schermo la nostra storia contemporanea che, per mancanza di tempo e spazio non riesce quasi mai a trovare posto nei manuali scolastici. Anche perché la vicenda del massacro del Circeo porta con sé tutta una serie di discorsi sull’Italia degli anni 70.
Che cosa è successo agli imputati?
La serie televisiva mostra poi qual è la fine del processo e come è andata a finire per i tre rampolli romani. Angelo Izzo è stato liberato nel 2005, uccidendo poi altre due donne. Una condizione che è legata (probabilmente) ad un disagio psicologico.
Non solo, Gianni Guido nel 2009 è stato rimesso in libertà dopo un’evasione, mentre Andrea è riuscito a fuggire per poi morire latitante nel 1994.
Donatella, invece, la ragazza che è sopravvissuta, è morta a soli 47 anni nel 2005. La donna ha combattuto non solo contro la violenza ma anche contro la malattia. Ha contratto il tumore al seno e si è spenta poco prima di compiere 50 anni.
Il dibattito sulla violenza
Dopo il processo per il Massacro del Circeo, nell’opinione pubblica si aprì il dibattito sullo stupro che, soltanto nel 1996, da reato contro la morale pubblica divenne reato contro la persona.
Una vera e propria rivoluzione giuridica che ha permesso, ancora una volta, di fare un passo di civiltà giuridica, evidenziando come la donna vada rispettata come persona in quanto tale. Vada preservata la sua dignità, senza che sia possibile intaccare nulla della sua persona. La serie va vista e anche rivista.