Colpito da una cima durante ormeggio nave, marinaio muore sul colpo
Colpito da una cima durante ormeggio nave, marinaio muore sul colpo. Tragedia nelle scorse ore al porto di Messina dove un marinaio è morto a causa di un improvviso quanto terribile incidente a bordo di un traghetto dove lavorava.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo è colpito violentemente da una cima della stessa imbarcazione su cui si trovava che sarebbe andata improvvisamente in tensione in fase di ormeggio.
La vittima dell’incidente è un marinaio di 61 anni, Gaetano Puleo, nostromo dipendente della compagnia di navigazione Caronte & Tourist che si trovava stamani a bordo della motonave Elio, che opera sullo Stretto di Messina.
Il dramma si è consumato in pochi attimi nella mattinata di oggi mercoledì 24 febbraio intorno alle 10.30. L’imbarcazione stava attraccando al molo Norimberga della città siciliana quando qualcosa è andato storto durante l’ormeggio.
L’uomo è colpito in pieno dalla grossa cima e nonostante i tempestivi soccorsi medici, allertati subito dai colleghi, purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. Molto probabilmente è morto sul colpo.
Sgomento tra i colleghi che erano presenti e hanno assistito all’intera scena senza poter fare nulla così come tra gli altri marinai del porto e della società armatrice.
Oltre ai soccorsi medici, sul luogo dell’accaduto sono accorsi anche i carabinieri e gli uomini della Capitaneria di porto che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire minuziosamente i fatti.
Dalle prime testimonianze raccolte dalla guardia Costiera, pare che la vittima fosse affacciata ad una apertura della nave quando la cima è andata in tensione e l’ha colpita in pieno con violenza senza dargli scampo. Sul posto anche il magistrato di turno e il medico legale.
Trasporti: protesta operatori bus turistici, servono aiuti
Imprese e lavoratori di noleggio pullman dell’Associazione Bus Turistici Sicilia 2020 sono tornati in piazza Indipendenza a Palermo; davanti a palazzo d’Orleans, per chiedere alla giunta regionale un aiuto per superare la crisi dovuta alla pandemia.
Si sono ritrovati all’appuntamento più di 300 operatori del settore con una trentina di bus turistici. Denunciano, si legge in una nota, “la mancata attenzione verso un comparto completamente collassato dalla pandemia”.
A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, i noleggiatori di pullman sono ormai fermi da più di un anno. Tra i punti caldi della contestazione, il mancato inserimento di un contributo per la categoria noleggio con conducente bus ed autovetture nella finanziaria 2021/2023.
“Da tempo – ha detto Maurizio Reginella, presidente Abt Sicilia – ci sono promessi interventi tempestivi; quali la proroga della cassa integrazione, contributi a fondo perduto; per non parlare del credito d’imposta al 110% per gli utenti utilizzatori di noleggio con conducente e taxi, e la sospensione di leasing e mutui.
A breve ripartiranno i pagamenti dei mutui e noi avremo seri problemi economici”. Reginella ha poi toccato il tema dell’affiancamento al trasporto pubblico locale. “Solo una trentina di bus in realtà sono impegnati – ha spiegato – troppo pochi rispetto alle aziende di bus turistici presenti nell’Isola.
Chi sta lavorando inoltre avrà un pagamento a 120 giorni con una cifra irrisoria che non supera i 200 euro lordi giornalieri”.