Colpo di scena nel caso Viviana: “Tracce sui vestiti del cadavere”

Redazione
Colpo di scena nel caso Viviana: “Tracce sui vestiti del cadavere”

Colpo di scena nel caso Viviana: “Tracce sui vestiti del cadavere”. Ancora molti i dubbi sul giallo di Caronia. Gli inquirenti non avrebbero abbandonato l’ipotesi dell’omicidio e starebbero cercando dna di terze persone sugli abiti di Viviana.

Il caso quindi sembra ancora molto lontano dall’essere chiuso. Come riportato dal Messaggero, al vaglio ci sarebbero adesso i vestiti della donna trovata morta lo scorso 8 agosto nei boschi di Caronia, nel Messinese.

Si cerca il dna di una terza persona

I medici legali che hanno eseguito l’esame autoptico sulla donna hanno consegnato gli indumenti che indossava alla polizia scientifica.

Adesso verranno fatti ulteriori esami per verificare una eventuale presenza di un dna sospetto, ovvero non appartenente né a Viviana, né al piccolo Gioele, i cui resti sono stati trovati tre giorni fa nella stessa zona.

Questa ipotesi era già stata annunciata da Angelo Cavallo,il capo della procura di Patti, che si sta occupando delle indagini, che aveva parlato di “sfortunato incontro”.

Qualcuno potrebbe aver aggredito madre e figlio e averli poi uccisi. Un’idea che sembrava essere stata accantonata qualche giorno fa e che adesso sembra essere ritornata al centro delle indagini.

Scalzando l’altra supposizione, quella dell’omicidio-suicidio. Entrambe non erano neanche prese in considerazione dai familiari della donna.

Tragica fatalità o aggrediti da qualcuno?

Il marito di Viviana, Daniele, e il cugino, l’avvocato Claudio Mondello, escludono categoricamente che la madre possa aver fatto del male al suo bambino, ribadendo che aveva un amore immenso per la sua creatura.

I familiari puntano quindi su un susseguirsi di tragiche fatalità che hanno portato in un primo momento Viviana a scavalcare il guardrail, presa dal panico a causa dell’incidente avvenuto poco prima, e poi all’allontanamento di Gioele.

La madre, per ritrovarlo, si sarebbe quindi arrampicata sul traliccio, dal quale sarebbe poi caduta e morta. Rimasto solo, il bimbo sarebbe stato aggredito da alcuni animali. Ma anche l’idea che alcune bestie selvatiche possano aver attaccato e ucciso è esclusa definitivamente.

L’autopsia avrebbe infatti dimostrato che i morsi ritrovati sul corpo della donna e sui resti del bambino sono fatti solo successivamente alla loro morte. Probabilmente da animali selvatici che vivono nel bosco di Caronia, poco lontano dall’autostrada A20 Messina-Palermo.

Resta quindi in piedi l’idea che qualcuno abbia aggredito e ucciso mamma e bimbo. La famiglia Mondello ha anche smentito che la mamma di Gioele avesse tentato il suicidio a giugno.

“Ha soltanto ripreso dei medicinali che le avevano dato a marzo all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, forse però ha esagerato con un dosaggio”. Si era recata nella struttura ospedaliera solo perché temeva di aver assunto una dose eccessiva.

Adesso quindi si aspettano i risultati degli esami sui vestiti di Viviana per rilevare eventuali tracce di dna sconosciuto. Fonte IlGiornale

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