Colpo di scena sul caso Viviana: la scoperta che cambia tutto

Redazione
Colpo di scena sul caso Viviana: la scoperta che cambia tutto

Colpo di scena sul caso Viviana: la scoperta che cambia tutto. Proseguono i rilievi e le indagini da parte degli inquirenti in Contrada Sorba a Caronia (Messina).

Nel tentativo di fare luce sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello, deceduti in circostanze misteriose dopo essere scomparsi lo scorso 3 agosto.

Tra i punti da chiarire che ancora non trovano sistematicità in una ricostruzione logica del tragico evento restano i segni di morsi inferti sul gomito e la caviglia di Viviana.

Due impronte rilevate sul traliccio da cui si ipotizza che la donna sia precipitata e la grande distanza tra il corpo della madre e quello del figlioletto al momento del loro ritrovamento.

Ecco alcuni dei motivi per i quali si è fatta strada l’ipotesi dell’aggressione ed uccisione ad opera di animali, che non esclude al momento ancora il coinvolgimento di esseri umani.

Una ricostruzione che ritiene possibile anche il marito della dj, Daniele Mondello, secondo il quale Viviana potrebbe esser stata uccisa da un branco di cani.

“Chiediamo nuovi esami in alcuni luoghi delle campagne di Caronia dove erano presenti dei cani”, ha scritto l’uomo su Facebook, chiedendo nuovi esami.

“Abbiamo notato in una zona la presenza di cani feroci che potevano facilmente uscire da un recinto e abbiamo scoperto che in precedenza i cani erano tre e ora ne erano presenti solo due “.

E in effetti i segni su gomito e caviglia della 43enne potrebbero esser riferibili proprio al morso di un cane.

Chi ritiene valida questa ipotesi rileva che al piede della gamba ferita manca il calzino, un elemento compatibile con il trascinamento del corpo della donna.

Mentre il morso al gomito potrebbe essere conseguenza di un tentativo estremo di difesa. Viviana, pertanto, in questo caso sarebbe ancora in vita durante l’aggressione.

Le ossa di Gioele sono rinvenute intatte, e questo aspetto sarebbe incompatibile con l’ipotesi dilaniamento da parte di suini, che le avrebbero frantumante, a differenza di quanto dei cani sarebbero stati in grado di fare.

Oltre a ciò, da segnalare che le uniche tracce biologiche presenti sul traliccio, non appartenenti con certezza a Viviana, si trovano ad un’altezza insufficiente a far pensare ad una morte per caduta.

Una, forse riferibile ad un pollice, si trova a 1,30 m. dal suolo, l’altra a poco meno di 2 m.

Le lesioni sul cadavere di Viviana (al torace ed alle vertebre) potrebbero così spiegarsi. Non con una caduta letale ma con un’aggressione per opera di ignoti. Resta quindi in piedi anche l’ipotesi sequestro/omicidio.

La grande distanza del rinvenimento dei cadaveri resta uno dei più grandi punti oscuri

“Bisogna infatti attraversare una collina per raggiungere il luogo dove è stato trovato Gioele partendo dal traliccio.”

“Le immagini satellitari già il 4 agosto collocavano i resti del bimbo nei pressi del punto del ritrovamento avvenuto due settimane dopo.”

“Riteniamo che i due siano stati separati da un’azione improvvisa e tutt’altro che volontaria”, spiega l’avvocato Claudio Mondello su Messina Today.

Si attende ancora l’autorizzazione ad ottenere le immagini satellitari. Le uniche che potranno chiarire chi potesse essere presente in quei luoghi nel giorno della scomparsa ed in quelli successivi. Fonte IlGiornale

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