Comiso: arrestato 29enne per maltrattamenti in famiglia
Comiso: arrestato 29enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravati. Un uomo di 29 anni di origini romene, disoccupato di Comiso. E’ stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
In particolare, dopo una chiamata all’utenza di Pronto Intervento “112 NUE”, i militari dell’Arma sono giunti a casa dell’uomo.
E hanno trovato la convivente di 43 anni con il volto tumefatto dalle percosse dell’aggressore. I Carabinieri intervenuti sul posto, a seguito dei successivi accertamenti, ricostruivano la dinamica dell’evento.
Scoprendo che l’aggressore di 29 anni, per futili motivi, aveva dapprima percosso con pugni e calci la propria convivente, in presenza delle sue figlie minorenni.
E, successivamente, aggrediva, colpendolo con un pugno al volto, il proprio fratellastro. Intervenuto nella lite per dividere i due litiganti.
Il fratellastro, a seguito della violenta aggressione, dopo aver perso l’equilibrio. Sbatteva violentemente la testa sullo spigolo di un mobile.
Al termine della lite, le vittime hanno ricevuto le cure mediche del caso da personale sanitario. Che ha riscontrato ferite guaribili con qualche giorno di prognosi.
Successivamente la donna, in sede di denuncia, ha riferito di aver subito reiterati maltrattamenti dal proprio compagno durante l’anno in corso.
I Carabinieri hanno applicato “Codice Rosso” che ha portato all’arresto in flagranza dell’uomo. Che, dopo le formalità di rito, è condotto presso la Casa Circondariale di Caltagirone (CT), su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Messina, maltrattamenti in famiglia. 32enne arrestato.
I poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
In aggravamento della misura dell’allontanamento dalla casa familiare nonché del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di un uomo di 32 anni.
Originario di Sant’Agata di Militello, è ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della convivente.
L’uomo, sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare, ha più volte violato le prescrizioni impostegli, avvicinandosi all’ex compagna nel tentativo di convincerla a riconciliarsi.
La vittima era costretta a subire reiterate vessazioni psico-fisiche anche in presenza della figlia minore, che le avevano procurato uno stato di sottomissione; e paura tale da costringerla a subire ogni violenza senza reagire.
A causa di una esasperata gelosia dell’uomo, la donna veniva insultata ripetutamente, picchiata e minacciata di morte.
In un’occasione addirittura, a seguito di un litigio, l’uomo le aveva cagionato una bruciatura al polso utilizzando la griglia incandescente del barbecue.
L’attività d’indagine, avvalorata dalla raccolta di testimonianze, svolta dagli agenti e coordinata dall’Autorità Giudiziaria ha permesso di accertare le trasgressioni del trentaduenne e di emettere la misura cautelare di aggravamento.
Vanessa Miceli