Comune di Bari: obiettivo smart working per il 50% del personale
Comune di Bari: obiettivo smart working per il 50% del personale. Quando sarà possibile si tenterà lo smart working per i dipendenti del Comune di Bari.
Questa è l’indicazione, su indirizzo dell’assessore al Personale Vito Lacoppola, della direzione generale del Comune di Bari per tutti i dirigenti dell’ente.
Si riporta che oper ogni pubblica amministrazione si dovrebbe avviare “il lavoro agile, con le misure semplificate, al 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità”.
Questo è quanto riporta Vito Lacoppola:
“Con la nuova ondata di contagi che il Paese è chiamato a fronteggiare con provvedimenti e misure di prevenzione.”
“Anche il Comune di Bari sta avviando una serie di misure cautelative nei confronti del proprio personale dipendente per ridurre al minimo l’esposizione a eventuali rischi di contagio.”
“Nei mesi scorsi abbiamo monitorato costantemente l’andamento di queste nuove modalità di lavoro. Valutandone limiti e opportunità, non solo relativamente alle misure di prevenzione rispetto al contagio.”
“In questo momento anche le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad un ripensamento delle modalità di lavoro, degli stili di vita e dei tempi della città.”
“Provando a fare la propria parte sul decongestionamento dei mezzi di trasporto pubblico, sulla mobilità delle persone tra diversi Comuni e sul contenimento dei rischi da contagio.”
“Il Comune di Bari può contare oggi su una platea di 1693 dipendenti, donne e uomini che lavorano, che si spostano e che dobbiamo preservare”.
Ostuni. Convegno online: “Mediterraneo, il mare del dialogo”
Dal 23 al 25 ottobre soltanto on line si svolgerà il XII Convegno nazionale organizzato dal Meic di Ostuni. Dal tema “Mediterraneo, il mare del dialogo. Nuove frontiere del Mediterraneo”.
Da più di vent’anni il Meic organizza ad Ostuni, con una cadenza biennale, convegni di approfondimento sulla realtà socio-politica, economica, antropologica delle culture che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo.
Mariagrazia Veccaro