Corigliano d’Otranto: nasconde il corpo del padre per 10 mesi per prendersi la pensione
Corigliano d’Otranto: nasconde il corpo del padre per 10 anni per prendersi la pensione. Un uomo di 84 anni è stato trovato senza vita e in avanzato stato di scheletrizzazione, in casa sua a Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce.
In casa, infatti, è ritrovato il corpo senza vita di Antonio Caracciolo, avvolto in una coperta e adagiato vicino a un ventilatore acceso. Sarebbe questa la scena che si è presentata davanti agli occhi delle forze dell’ordine, almeno secondo una prima ricostruzione dell’accaduto.
L”irruzione’ dei Carabinieri della stazione locale non è stata casuale. Da diverso tempo, l’anziano risultava scomparso, come confermato da alcuni vicini che avevano raccontato di non avere sue notizie da almeno un anno.
Ma allora chi stava riscuotendo la pensione? Anche in paese nessuno lo aveva visto più. Per questo, i militari avevano avviato delle indagini. Il figlio dell’anziano, un uomo di 60 anni, assistito dall’avvocato Fabrizio Ruggeri, intanto è portato dai carabinieri in caserma, dove è ascoltato sulla vicenda.
Il sospetto è che possa aver nascosto il corpo del padre per circa 10 mesi per continuare a riscuotere la pensione, che risulta incassata. Al momento, è accusato di occultamento di cadavere.
Il medico legale sta esaminando quello che resta del corpo dell’uomo
Sul posto del ritrovamento sono al lavoro i carabinieri e il medico legale Alberto Tortorella. Da un primo esame cadaverico non sarebbero emersi segni evidenti di violenza. Il cadavere è portato presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Da quanto si apprende, il Comune di Corigliano d’Otranto da tempo stava cercando di notificare all’anziano una diffida affinché mettesse in sicurezza una pensilina pericolante della sua abitazione. Come giustificazione il figlio avrebbe risposto che l’anziano genitore si trovava all’estero, in Svizzera.
Senza mai, però, precisare quando sarebbe tornato. Così, giorno dopo giorno, il sospetto si è trasformato in paura che fosse accaduto qualcosa. Un timore che ha messo in moto la macchina degli accertamenti che hanno portato alla scoperta choc. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Luigi Mastroniani.