Coronavirus: 1.258 i nuovi positivi in Sicilia, 45 i morti

Redazione
Coronavirus: 1.258 i nuovi positivi in Sicilia, 45 i morti

Coronavirus: 1.258 i nuovi positivi in Sicilia, 45 i morti. Sono 1.258 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 6.447 tamponi effettuati; 45 i decessi, che portano il totale a 1.186.

Con i nuovi casi salgono a 37.162 gli attuali positivi con un incremento di 921. Di questi 1.838 sono i ricoverati, 28 in più rispetto a ieri: 1.597 in regime ordinario e 241 con uno in meno rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 35.3243.

I guariti sono 292. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 420, Catania 427, Messina 94, Ragusa 61, Trapani 10, Siracusa 83, Agrigento 60, Caltanissetta 102, Enna 1.

Covid: polemiche su riconversione ospedale Petralia Sottana

Botta e risposta sulla situazione dell’ospedale di Petralia Sottana, definito “inadeguato ad accogliere pazienti in terapia intensiva” da Angelo Collodoro, vice segretario regionale del Cimo, il sindacato dei dirigenti medici.

Mentre il commissario per l’emergenza Covid a Palermo Renato Costa ribatte che “è idoneo al ricovero di pazienti Covid” e parla di “polemiche stucchevoli”. “In quel presidio – sostiene Collodoro – manca tutto: arredi, letti, persino i gorgogliatori per l’ossigenoterapia.

Sono introvabili in tutta Italia e forse anche all’estero. Gli impianti di ossigenazione presenti a Petralia, inoltre, possono erogare fino a un massimo di sei litri al minuto e quindi non possono sostenere il flusso di ossigeno che serve a un paziente affetto da coronavirus il quale ha bisogno, a seconda dello stato di salute, tra i 15 e i 40 litri minuto di ossigeno.

Mancano i filtri di aerazione

Mancano i filtri di aerazione e la pressione negativa, che servono a espellere l’aria carica di virus. Non penso che sia possibile realizzare tutto in pochi giorni”. Per il vice segretario del Cimo “si vuol chiudere la sala operatoria per inventarsi un’improbabile rianimazione con 4 posti.

Non è, invece, chiaro perché si possa trasformare l’Ingrassia di Palermo in Covid hospital. Il paradosso è che i medici dell’Ingrassia dovrebbero essere trasferiti a Petralia a fare i tutor ai giovani neolaureati”.

Immediata la replica del commissario Renato Costa: “Petralia Sottana ha un ospedale dove esistono sale operatorie e medici anestesisti rianimatori, inoltre si avvale del supporto di una elipista e, secondo le valutazioni già fatte dai tecnici, potrà avere fino 50 posti letto con un’unità critica con 4 postazioni.

Il presidio è stato valutato dall’ufficio tecnico dell’Asp, dal responsabile dell’ufficio prevenzione e sicurezza dell’Asp che hanno dato idoneità al ricovero di pazienti Covid. Non voglio entrare in polemiche stucchevoli, stiamo cercando di affrontare l’emergenza.

Le valutazioni vanno fatte sulla scorta di fatti oggettivi”. Per quanto riguarda l’Ingrassia, Costa precisa che “c’è bisogno a Palermo di un pronto soccorso aperto a tutti, con un ospedale che ha una cardiologia ed una emodinamica di eccellenza ed altri importanti reparti che servono una grossa fetta di città, ma anche i comuni limitrofi, come per esempio Monreale”.

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