Coronavirus: attività aperte dal 4 Maggio, è SCONTRO! Ecco la richiesta della Lombardia e la risposta del governo

Redazione
Coronavirus: attività aperte dal 4 Maggio, è SCONTRO! Ecco la richiesta della Lombardia e la risposta del governo

Coronavirus: attività aperte dal 4 Maggio, è SCONTRO! Ecco la richiesta della Lombardia e la risposta del governo. La vera e propria fase 2 dovrebbe iniziare subito dopo il ponte festivo del 1° maggio, per la precisione da lunedì 4. Ma intorno a quella data si addensano “nubi e temporali” trasformatosi in un vero e proprio scontro tra Governo centrale e regioni, in particolare una, la Lombardia (senza dubbio la più colpita dall’epidemia da COVID-19) che ha lanciato un piano per il ritorno al lavoro all’insegna di una nuova normalità, se così si può chiamare. La richiesta che viene fatta dalla regione al Governo è quella di riaprire le attività produttive adottando le Quattro D: Distanza di sicurezza tra le persone, Dispositivi, cioè obbligo di mascherina per tutti, Digitalizzazione, ovvero smart working per le attività che lo possono prevedere e Diagnosi, ossia i test sierologici. Seguici su Notizie in tempo reale

La risposta dal Governo non si è fatta attendere. In una nota diffusa da Palazzo Chigi si legge che “ci vuole un piano articolato altrimenti si rischia che il contagio riprenda”. E’ per questo che è stata istituita una task force che, in dialogo con gli scienziati del Comitato tecnico-scientifico, avrà il compito di presentare vari scenari che costituiranno la base di valutazione del governo.

E’ bastata quindi la risposta da Roma per fermare gli animi positivi dei lombardi. Ad andare “contro” non è solo il Governo, ma anche l’OMS. Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha aggiunto nel corso della conferenza stampa alla Protezione civile che “serve cautela” aggiungendo poi che è indispensabile fare prima una valutazione di rischio.

Sul tema si è espresso anche il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni: “sostituirei le D della Regione Lombardia con 4 C: calma, coerenza, coscienza e criterio”.Subito è arrivata la replica del governatore della Lombardia, Attilio Fontana: “Il viceministro Buffagni ha evidentemente male interpretato quello che noi diciamo”.

“Noi non ci permettiamo di parlare delle attività produttive, che sono di esclusiva competenza del governo centrale e quindi sottratte alle nostre valutazioni. Noi parliamo di una graduale ripresa delle attività ordinarie che sarà concordata con il governo. Credo che sia giusto anche iniziare a pensare come ci si dovrà attrezzare per convivere con questo virus. Non possiamo rimanere chiusi come in questo periodo”.

Vedremo nelle prossime ore se si riuscirà a trovare un accordo, un punto di incontro. Il coronavirus in Italia ha mostrato come spesso la comunicazione centrale governativa sia molto lontana da quella periferica e questa ultima diatriba ne è solamente la conferma.

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