Coronavirus Campania: i dati di oggi 4 marzo 2022

Redazione
Coronavirus Campania: i dati di oggi 4 marzo 2022

Coronavirus Campania: i dati di oggi 4 marzo 2022. Il bollettino ordinario e giornaliero emesso dall’unità di crisi insediata dall’inizio della pandemia di coronavirus presso la regione Campania a Napoli.

Questo il bollettino di oggi

Dati aggiornati alle 23.59 di ieri, Positivi del giorno: 3.622 (I dati tengono conto dell’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.) di cui: Positivi all’antigenico: 2.938, Positivi al molecolare: 684.

Test: 27.707, di cui: Antigenici: 19.138 e Molecolari: 8.569. Tasso di positività oltre il 13 per cento. Deceduti: 7 (nelle ultime 48 ore; 3 deceduti in precedenza ma registrati ieri). Ieri i positivi erano 3.627. Report posti letto su base regionale.

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 650, posti letto di terapia intensiva occupati: 37. Letti di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata.) e posti letto di degenza occupati: 648.

Vincenzo De Luca, dal Covid alla guerra

Dal Covid alla guerra in Ucraina e no, non stiamo parlando del palinsesto delle emittenti radiotelevisive, dell’ipotesi di agenda setting dei media italiani. Parliamo di Vincenzo De Luca.

Il presidente della Regione Campania da qualche anno ha assaporato “il dolce” dell’utilizzo dei social media: le sue comunicazioni sull’evoluzione della pandemia Covid in Campania sono state viste da milioni di persone, con numeri da prime time televisivo, per non parlare poi delle sue ospitate da Fabio Fazio.

Da qualche giorno il mood è cambiato: si parla sempre e ovunque di guerra, purtroppo. E De Luca si è adeguato. Nel suo tradizionale spazio video social del venerdì, registrato nel palazzo del Genio Civile di Salerno, il presidente della giunta regionale della Campania si è scoperto stratega e analista di crisi internazionale.

Oggi, ad esempio, De Luca ha spiegato quale dev’essere il ruolo del nostro Paese anche rispetto alla Nato: Il compito che abbiamo non è quello di alimentare le tensioni, le tifoserie ma è quello di favorire, in qualche caso anche con i silenzio, un clima di ripresa delle iniziative diplomatiche.

Non so se l’invio di armi in ucraina contribuirà alla ripresa di un dialogo. L’Italia fino a qualche giorno ha avuto una posizione timida, ora oltranzista dobbiamo mantenere la calma; non vorrei che qualcuno che ci ricordasse che 80 anni fa l’Italia invase l’Ucraina e la Russia.

Si è impedita la partecipazione di atleti russi alle Paralimpiadi. Io sinceramente mi domando cosa c’entrino gli atleti disabili russi con l’aggressione all’Ucraina.

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