Coronavirus, ecco i negozi e le attività che restano aperte
Restano aperti tabaccai ed edicole. Il premier Conte: «Vedremo l’effetto di queste misure tra un paio di settimane. La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti, per motivi di necessità o per fare la spesa». Questo l’elenco completo di chi resta aperto e chi, invece, deve chiudere. Le nuove chiusure sono in vigore almeno fino al 25 marzo.
Che cosa chiude?
Sono sospese – secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio – le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati su strada.
Chiusi i bar, i pub, i ristoranti.
E i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.
Restano chiusi fino al 3 aprile – come da precedente decreto – musei, cinema, teatri, scuole e università.
Che cosa resta aperto?
Le attività commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità; sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato – insomma: il panettiere, la latteria, il macellaio – sia nell’ambito della media e grande distribuzione (ipermercati, supermercati, discount di alimentari), anche all’interno dei centri commerciali
Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai: tutti devono far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Resta consentito il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise.
Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali.
Aperti anche servizi bancari, finanziari, assicurativi, pompe di benzina, idraulici, meccanici, artigiani.
Consentito anche il commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi. Aperte anche le lavanderie.
L’attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalimentare.
Industrie e fabbriche – ha detto il presidente del Consiglio – continueranno le proprie attività a condizione che proteggano i lavoratori con protocolli di sicurezza speciali.
Ecco l’elenco del commercio al dettaglio (allegato 1)
Ipermercati, Supermercati, Discount di alimentari, Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, prodotti surgelati.
Esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
Prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) ; Carburante per autotrazione in esercizi specializzati; Apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4); Ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.
Articoli igienico-sanitari; Articoli per l’illuminazione; Giornali, riviste e periodici.
Farmacie; Esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica; Articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; Articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale; Piccoli animali domestici; Materiale per ottica e fotografia; Combustibile per uso domestico e per riscaldamento; Saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini; Qualsiasi tipo di prodotto via internet; Qualsiasi tipo di prodotto via televisione; Qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono; Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.
Servizi per la persona (Allegato 2)
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; Attività delle lavanderie industriali; Altre lavanderie, tintorie ; Servizi di pompe funebri e attività connesse.
Limitare gli spostamenti
Il premier, inoltre, ha spiegato che «la regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti», limitandoli a «motivi di necessità, emergenza, o per fare la spesa». L’effetto di questo «grande sforzo», ha detto Conte, «lo potremo vedere tra un paio di settimane.
Non bisogna pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l’impatto di queste misure. Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo in fretta da questa emergenza: il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi.
Siamo parte di una medesima comunità: ognuno si giova dei proprie e degli altrui sacrifici. Siamo una comunità di individui. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci tutti poi. Tutti insieme ce la faremo».