Coronavirus: flashmob per la famiglia domani, domenica 3 maggio

Redazione
Coronavirus: flashmob per la famiglia domani, domenica 3 maggio

L’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, tramite il suo presidente padre Marco Vianelli ordinario frati minori, invita le famiglie ad un flashmob da tenere domani, domenica 3 maggio. Questa la lettera.

Carissimi,
spero vivamente che il Signore continui a manifestarsi come il Risorto nelle vostre vite anche in questi
giorni complicati e concitati. Vi raggiungo per proporvi un’iniziativa nata all’interno del Forum delle
Associazioni familiari: un Flashmob per la famiglia da vivere domenica 3 maggio.

Sappiamo di essere ancora nella prova, che stiamo per iniziare un tempo in cui dovremo continuare ad
essere attenti negli spostamenti e spesso restare in casa. Qualcuno si chiederà allora perché farlo, se non
c’è niente da festeggiare.

È passato il tempo in cui si usciva sui balconi o sui tetti per incoraggiarci e sdrammatizzare. Dopo circa
due mesi abbiamo tutti in bocca più l’amaro sapore di questa “lotta” che quelle parole di conforto. Nello
stesso tempo nei giorni scorsi abbiamo giustamente ringraziato i medici, gli infermieri, le persone che
hanno continuato a prestare servizio per noi tutti con un eroico impegno.

La Chiesa ci insegna che in ogni tempo c’è sempre uno “spazio”, una “finestra” aperta sulla speranza. Lo
sperimentiamo in ogni Avvento, in ogni Quaresima, celebrando la gioia della domenica, un “tempo” che
anticipa e rende presente il futuro, che ci fa intravvedere il “punto d’arrivo” dei nostri molteplici, a volte
faticosi, cammini con e verso il Signore.

In questa “fine” vediamo che il Signore rivela un progetto di comunione, un desiderio di familiarità con
l’uomo, con tutti gli uomini. Dio accoglierà tutti nella sua Casa. Ecco perché qui, oggi, possiamo godere
di un luogo e di una esperienza che “anticipano” questa “fine”. È la famiglia.

Per questo domenica 3 maggio, alle ore 18, vogliamo ringraziare tutte le famiglie e i bambini che
durante la quarantena hanno fatto la loro parte, rimanendo in casa e sacrificando amicizie, interessi,
libertà.

Sarà bello “fare rumore”, far loro un applauso da balconi e terrazzi. È sicuramente un gesto
piccolo, semplice, per qualcuno forse un po’ imbarazzante, ma ci sembra bello farlo per ringraziare ogni
famiglia.

Vorremo puntare il riflettore su una realtà in questo tempo un po’ dimenticata, indubbiamente coinvolta,
caricata di responsabilità eppure poco sostenuta, quasi dando per scontato che “c’è sempre”. Ed è vero
che la famiglia c’è sempre. Proprio per questo merita il nostro “Grazie”.

Grazie ai nostri figli che si sono fatto carico diligentemente di parte di questa lotta, in modo particolare
ai bambini segnati da qualche disabilità. Per tutti loro questo tempo è stato sicuramente più duro ma non
si sono tirati indietro.

Grazie ai nonni, che hanno accettato di stare distante dai nipoti o dai figli e hanno colto questo come un
atto d’amore.

Grazie ai papà e alle mamme, che oltre al loro carico di lavoro si sono fatti tutori scolastici e compagni
di gioco, si sono improvvisati barbieri, consulenti, catechisti per far sì che nelle case non solo regnasse
l’armonia ma fosse sempre evidente la presenza di un Dio amante, rendendo quella casa una piccola
Chiesa domestica.

Grazie a tutte le persone sole (singoli, vedovi/e, separati/e …), che in questo tempo si sono fatti carico
di riempire la “distanza sociale” attingendo ad una comunione che ha radici in cielo.

Da ultimo, ma non per ultimo, vorremmo poter ringraziare tutte le famiglie per aver nutrito la comunione
“senza” la Comunione, attingendo al tesoro grande del loro amore che è Presenza amante di Cristo.
Così, nella libertà dei figli di Dio, vorremmo ringraziare riscoprendo il gesto semplice dell’applauso.

Vi auguro ogni bene nel Signore.
p. Marco Vianelli ofm

COSA FARE?

1. Far circolare la locandina di questo evento, magari inserendolo nel proprio stato di WhatsApp
2. Se possibile, condividerlo sui social, inoltrandolo nelle chat degli amici e dei genitori delle classi
dei nostri figli
3. Sensibilizzare il proprio palazzo o condominio
4. Motivare i figli dotati di smartphone a coinvolgere i loro coetanei; può essere anche un loro
momento, in cui scoprirsi protagonisti di questi avvenimenti
5. Telefonare ad altre famiglie, invitandole a loro volta a coinvolgerne altre
6. Domenica 3 maggio alle ore 18 uscire sul balcone o alla finestra e fare un lungo applauso

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