Coronavirus, scuole chiuse ed eventi cancellati: i provvedimenti regione per regione

Redazione
Coronavirus, scuole chiuse ed eventi cancellati: i provvedimenti regione per regione

Coronavirus, scuole chiuse ed eventi cancellati: i provvedimenti regione per regione. Mentre il bilancio dei contagiati in Italia continua a salire, il governo ha varato un decreto legge con misure volte ad arginare la diffusione del coronavirus. In particolare, le regioni del Nord hanno preso provvedimenti importanti per contenere l’emergenza: bar, discoteche, scuole e musei chiusi, lezioni ed esami alle Università sospesi, stop ad eventi e manifestazioni. Ma anche il resto dell’Italia ha deciso di mettere in atto misure di prevenzione. Ma vediamo regione per regione tutti i provvedimenti.

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Lombardia e Veneto

Le due regioni si blindano e mettono in atto importanti misure. Undici i comuni in quarantena, quelli della zona focolaio del virus, da dove non sarà possibile entrare e uscire. A casa gli studenti di scuole e Università, sospesi gli esami per la patente di guida, chiusi i principali punti di interesse come il Duomo a Milano e il Teatro la Fenice di Venezia. Nella città lagunare inoltre saltano tutte le manifestazioni del Carnevale.

Le parole di Zaia

“Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”, ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia. In entrambe le regioni stop anche alle messe.

Milano

E Milano si blinda: “Bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00”, si legge nell’ordinanza della Regione Lombardia. Nei comuni della provincia di Lodi interessati dalla limitazioni imposte dal coronavirus sono “da ritenersi essenziali” e quindi “escluse dalla sospensione dell’attività lavorativa e di trasporto” le attività commerciali di “supermercati, ipermercati, negozi alimentari e quelle connesse al trasporto connesse al rifornimento di prodotti alimentari in quanto tese all’approvvigionamento di beni di prima necessità per la popolazione”.

Piemonte

Misure importanti anche in Piemonte. A Ivrea si fermano i festeggiamenti per il Carnevale dopo che il governatore Alberto Cirio ha annunciato un provvedimento di stop per “tutti gli eventi e le manifestazioni culturali, ludiche e sportive, all’aperto e al chiuso, che prevedono l’assembramento di persone” in Piemonte. In tutte le parrocchie della Diocesi di Torino non si fermeranno le messe, ma ai fedeli sono richiesti alcuni accorgimenti (ad esempio, non scambiarsi il segno della pace). Funzioni religiose sospese invece in tutta la Diocesi di Vercelli fino al 29 febbraio compreso con matrimoni e funerali che saranno celebrati solo a porte chiuse. Le scuole piemontesi di ogni ordine e grado resteranno chiuse una settimana, mentre i tribunali restano aperti e funzionanti.

Trentino Alto Adige

Asili e Università fermi fino al 2 marzo. Così come le scuole di ogni ordine che sono già chiuse per le vacanze di Carnevale. La Provincia autonoma di Trento ha comunicato che, per quanto riguarda il Carnevale, sono sospese tutte le manifestazioni. “Abbiamo tenuto conto delle decisioni assunte da Veneto e Lombardia, regioni a noi confinanti. In questo momento in Trentino non risultano problemi. Ma, pur sapendo che molte iniziative si svolgono all’aperto, il notevole assembramento di persone di ogni età ed il rischio che tra di loro possa esserci qualcuno che proviene dalle zone lombarde e venete poste in isolamento, consiglia una linea di prudenza”, ha detto il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Friuli Venezia Giulia

Stop a lezioni ed esami negli atenei delle regione (fino al 1° marzo) e scuole chiuse. Sospese le manifestazioni culturali e quelle sportive a data da destinarsi. Richiesta anche la sospensione di ogni viaggio di istruzione in Italia e all’estero, e permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per coloro che sono rientrati in Fvg da zone a rischio epidemiologico. Chiusi anche tutti i musei e sospese le messe (le chiese rimarranno aperte solo per la preghiera individuale).

Emilia Romagna

Sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Tutte le misure saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. Udienze sospese nei tribunali di Piacenza e Rimini, mentre l’attività prosegue in altri tribunali dell’Emilia-Romagna, pur con alcune precauzioni e prescrizioni. Niente messe in molte città della regione con le chiese aperte al culto e alla preghiera individuale. Come a Milano, anche a Piacenza è stata decisa la chiusura di tutti i bar e i pub, dalle 18 alle 6, fino al 1° marzo. In città, inoltre, saranno chiusi sabato e domenica i negozi nei centri commerciali e rimarranno aperti solo i supermercati.

Liguria

Niente lezioni all’Università di Genova anche se “l’ateneo e i suoi spazi rimangono aperti e fruibili, comprese le biblioteche”. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado in Liguria così come i musei. Sospese le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, i viaggi di istruzione e i concorsi pubblici.

Lazio

Numerose le misure prese in regione e nella Capitale per contrastare il coronavirus. Stop alle gite scolastiche e ai concorsi pubblici. In particolare, è stata rinviata la prova di ammissione alla laurea in medicina e chirurgia al Campus bio-medico di Roma (leggi qui tutti i provvedimenti della Regione Lazio).

Campania

I comuni di Ischia avevano annunciato il divieto di sbarco sull’isola per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia. Un provvedimento che ha subito creato diverse polemiche fino a quando il prefetto di Napoli ha deciso di annullare l’ordinanza per “i profili di illegittimità”. Stop a tutte le manifestazioni del Carnevale, mentre ai fedeli vengono date indicazioni dalla Curia Arcivescovile di Napoli per contenere il rischio epidemico.​

Toscana

Per il momento le scuole restano aperte in tutta la Regione e non sono stati presi provvedimenti neanche per quanto riguarda le università e le attività commerciali. Obbligo invece per i viaggiatori di segnalare il rientro, oltre che dalle aree a rischio della Cina, anche da Paesi in cui la trasmissione dell’infezione è significativa secondo le indicazioni Oms (nella disposizione rientrano anche i comuni italiani).

Puglia

Anche in Puglia si va verso il censimento per chi rientra dal Nord. Intanto al Tribunale di Bari vengono prese alcuni precauzioni: udienze a porte chiuse e distanza di almeno due metri tra le persone in aula.

Basilicata

“Tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti servizi di sanità pubblica”. Così in una ordinanza firmata dal presidente della Regione della Basilicata, Vito Bardi in cui si specifica che saranno i sindaci di tutti i comuni lucani a censire i cittadini provenienti dalle regioni indicate, in collaborazione con tutte le altre istituzioni comunali.

Abruzzo

Dal 25 febbraio e per i prossimi dieci giorni sarà sospeso il ricevimento del pubblico negli uffici del Comune dell’Aquila. Lo ha deciso l’amministrazione comunale come misura esclusivamente precauzionale a seguito della diffusione del coronavirus. Le scuole restano aperte in Abruzzo, mentre chiude per pochi giorni l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara.

Marche

Niente scuola a Urbino dal 25 al 27 febbraio. “Su disposizione del sindaco, in via precauzionale, a Urbino saranno chiusi gli asili nido e tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il tutto in attesa di ulteriori indicazioni da parte della Regione Marche e del Governo nazionale” nell’ambito dell’emergenza per il Coronavirus, hanno spiegato dall’amministrazione comunale.

Il governo

Mentre la lista dei provvedimenti regionali si aggiorna in continuo, alcune misure sono state fissate dal governo: sospese le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia per le mete in Italia sia all’estero, così come l’ingresso gratuito nei musei in programma ogni prima domenica del mese. In queste ore, il Viminale ha smentito la notizia della chiusura delle scuole in tutta Italia: “La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione sui social media di molti messaggi falsi, le cosiddette fake news, che generano allarme ingiustificato, tra cui quella di una presunta disposizione di chiusura di tutte le scuole d’Italia a causa dell’emergenza coronavirus”, si legge in una nota.

L a serie A

Intanto il presidente della Lega calcio di serie A ha inviato una lettera al governo per chiedere che nei territori considerati a rischio coronavirus le partite di calcio non vengano sospese, ma siano disputate a porte chiuse. Inviata una richiesta ufficiale anche per lo svolgimento a porte chiuse della partita di Europa League Inter-Ludogrets di giovedì prossimo. Infine, al Mef, la task force guidata dal ministro Roberto Gualtieri sta predisponendo misure economiche con un decreto ministeriale per la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari negli undici Comuni della zona rossa

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