Coronavirus, Sgambato: i bambini ci guardano. Non aggiungiamo la beffa al danno
Le abbiamo chiuse, poi riaperte, poi richiuse per ragioni maledettamente serie e purtroppo se servirà dovremo richiuderle ancora.
Non è tempo di addossarsi reciprocamente colpe, di azzuffarsi per cercare responsabilità, ma di trovare insieme soluzioni.
Ma è soprattutto il tempo del #rispetto. Quello che si deve a tutti, ma in primo luogo ai bambini. A maggior ragione quando sono in sofferenza.
Ci guardano, e per aiutarli a crescere nel rispetto delle istituzioni, bisogna spiegare che si sta facendo tutto per il loro bene, che questa chiusura è un male necessario.
Che torneranno a correre nei cortili, ad avere un compagno di banco, che torneranno a vivere la magia dell’apprendimento vero.
Esso passa solo attraverso il contatto fisico, la mano che conduce la loro mentre imparano a scrivere, mentre imparano a diventare cittadini consapevoli, e non sudditi.
Bisogna che queste istituzioni si pongano nei loro confronti con autorevolezza e serietà, che non deridano chi vuole e desidera imparare, alla stregua di quei bulli che sfottono il più bravo della classe.
Non meritano battute infelici i bambini. Non aggiungiamo, per queste creature, la beffa al danno che purtroppo stanno subendo da troppo tempo”.