Coronavirus, spesa online in tilt: consegne in media fra 10 giorni

Redazione
Coronavirus, spesa online in tilt: consegne in media fra 10 giorni

Coronavirus, spesa online in tilt: consegne in media fra 10 giorni. “L’Italia diventerà un’unica zona protetta”. Dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte si è scatenato il panico e il gente si è riversata nei supermercati. Nella notte, da Nord a Sud, gli italiani hanno preso d’assalto i negozi aperti 24 ore su 24 e le lunghe code si sono formate anche questa mattina.

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La nota del governo

Così il governo ha cercato di chiarire nuovamente: “Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare. Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare”. Ma niente, l’assalto ai supermercati continua.

L’overbooking

C’è però anche chi ha deciso di restare a casa e affidarsi alla spesa online. E così in poche ore tutti i siti sono andati in “overbooking”. La paura di rimanere senza cibo ha mandato in tilt il sistema di acquisto virtuale: le prime consegne saranno effettuate tra una settimana-dieci giorni.

Come spiega La Presse, a Torino la prima data disponibile fornita dalla catena Esselunga nella zona di Vinovo è il 21 marzo tra le 20 e le 22 di sera. Nel quartiere Mirafiori invece nessuna data di consegna disponibile al momento. “A causa delle richieste eccezionali di questi giorni – si legge nella motivazione riportata dal sito Esselunga -, i tempi di attesa per la ricezione della tua prossima spesa potrebbero essere più lunghi del solito”.

La situazione non cambia a Milano: le prime consegne sul sito Supermercato24, per diverse zone della città, sono previste a partire da domenica 15 marzo. Nel rione Monti-Esquilino a Roma, ad esempio, la prima consegna possibile dell’Esselunga è venerdì 20 marzo. Dalla mattina successiva all’ultimo decreto, anche Amazon Prime spiega che non c’è “nessun orario di consegna disponibile” per la giornata odierna nella capitale. Quando la spesa poi arriva, “in conformità con le recenti indicazioni per tutelare sia la clientela sia gli autisti, la consegna – specificano i distributori – avverrà esclusivamente al piano davanti alla porta di casa e il pagamento sarà solo online”.

“Le richieste di spesa online e le consegne a domicilio sono in fortissimo aumento” perché la gente “cerca di uscire il meno possibile – ha spiegato all’Agi Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione -. Di tutti i problemi che stiamo vivendo in questo momento, quello della spesa non è certamente la principale preoccupazione. Abbiamo ben altro cui pensare”.

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