Coronavirus, Veneto: cifre spaventose, è terza ondata
Coronavirus, Veneto: cifre spaventose, è terza ondata. Resta il Veneto la regione più colpita dal coronavirus. Le ultime cifre dell’emergenza sono drammatiche, sono quelle snocciolate dall’ultimo bollettino regionale. 175 morti in 24 ore e 3.151 contagi.
Insomma, raddoppio dei contagi in un giorno, anche se i dati precedenti erano viziati dal calo di tamponi per le festività. Fa però impressione il picco di decessi. Resta sostanzialmente invariato il numero dei ricoverati: 3.457.
In reparti ordinari salgono di 7 unità mentre scendono di 9 i malati in terapia intensiva, probabilmente anche a causa del grande numero di decessi.
Il governatore Luca Zaia ha spiegato che “alle 12 di oggi”, martedì 5 gennaio, sono 23.644 le dosi di vaccino eseguite in regione, pari al 60,8% della dotazione. “Abbiamo una macchina in funzione, è oliata e funzionante”.
E ancora: “Ho sentito il ministro Speranza, abbiamo parlato di classificazioni e di zone, ma non sappiamo nulla”. “Di fatto il Consiglio dei ministri ha dato mandato a Speranza con decreto di fissare le nuove soglie per le classificazioni delle regioni, vedremo quale ci verrà data.
Il decreto di ieri sera non ci è chiaro fino in fondo, ma sarà chiarito”. “Per me è un fallimento, la scuola è il nostro futuro ed è fondamentale che sia in presenza e non appesa ad un wi-fi, ma oggi la situazione è pesante”, ha concluso Luca Zaia.
Luca Ricolfi: “Tamponi, sono crollati da metà novembre. Incomprensibile e disastroso”
Un dato evidente. Ma poco discusso. Anzi pochissimo: si parla del crollo dei tamponi effettuati, non tanto negli ultimi giorni di festa, quanto dalla metà di novembre in poi.
Una vicenda chiarissima: basta dare un’occhiata ai dati dei bollettini quotidiani. Vicenda che non è sfuggita a Luca Ricolfi. Il sociologo infatti, in collegamento a L’aria che tira su La7, punta il dito.
“Salvo poche eccezioni, la stragrande maggioranza delle regioni tra la metà di novembre e Natale ha ridotto in modo assolutamente drastico il numero dei tamponi, in alcuni casi a un terzo o un quarto.
Questa cosa è incomprensibile e disastrosa”. Poche e inappuntabili parole: perché è accaduto? Che cosa è successo? Inoltre, Ricolfi punta il dito contro Luca Zaia, affermano che “il Veneto ha l’aggravante di aver abbandonato la dottrina Crisanti”.