Coronavirus: verso la chiusura del Brennero

Redazione
Coronavirus: verso la chiusura del Brennero
Un medico austriaco in equipaggiamento protettivo controlla la temperatura di un automobilista al passo del Brennero al confine tra l'Austria e l'Italia, in Austria, 10 marzo 2020. Sono iniziati al Brennero i controlli sanitari delle autorità austriache, annunciati nei giorni scorsi dal cancelliere Sebastian Kurz. La polizia austriaca ferma veicoli, ANSA/ STEFANO WALLSICH

E’ attesa in mattinata la ‘chiusura’ del Brennero, come annunciato ieri dal cancellieri austriaco Sebastian Kurz. I controlli sanitari, ieri ancora a campione, diventano serrati. Potranno lasciare l’Italia solo automobilisti in possesso di un certificato medico che poi dovranno stare in auto-isolamento per due settimane.

I tir potranno, per il momento, invece transitare dopo la misurazione della temperatura corporea del camionista. Il confine con l’Italia resta aperto al traffico merci e ai frontalieri. Camionisti e lavoratori saranno sottoposti al termoscan. Lo prevedono i decreti, firmati la scorsa notte a Vienna.

Dalla Cina sarà inviato in Italia un team di cinque medici esperti cinesi con un membro della Croce rossa di Pechino e uno specialista del Chinese Center for Disease Control and Prevention: porteranno “le loro competenze” e forniture per aiutare l’Italia contro l’epidemia del coronavirus, riferisce la Cgtn, la tv in lingua inglese della statale Cctv.

Oggi, intanto, si svolgerà un nuovo Cdm sull’emergenza coronavirus. Sul tavolo lo scostamento dal pareggio di bilancio, che sarà poi votato in giornata dal Parlamento. Voto che avverrà scaglionato per rispettare le norme sanitarie. E ieri la positività di un primo parlamentare, il deputato Pedrazzini del misto: lui e i suoi vicini di scranno non parteciperanno alla seduta odierna.

Abbiamo ricevuto ieri sera” dal ministro Gualtieri una nuova lettera “che aumenta la richiesta per una spesa aggiuntiva” destinata a fare fronte alle conseguenze dell’emergenza Coronavirus: questo “non è il momento di guardare ai decimali ma ai posti di lavoro e al futuro delle nostre economie”. Così il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni, intervenendo a Uno Mattina, ha aperto alla nuova richiesta di aumento del deficit avanzata dall’Italia.

Dalla Ue devono arrivare “politiche di bilancio coordinate che consentano ai Paesi di prendere iniziative straordinarie” per affrontare un “momento straordinario”. Inoltre, secondo Gentiloni, per fronteggiare le crisi aziendali causate dall’emergenza Coronavirus saranno necessari anche aiuti pubblici e quindi “qualche regola Ue sugli aiuti di Stato andrà ritoccata”.

E arriva un nuovo appello da Matteo Salvini intervistato dal Corsera che torna criticare il governo dopo l’incontro di ieri, ribadendo che una drastica chiusura avrebbe senso anche dal punto di vista economico. “Però, occorre uno stato che sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro”. Adesso sia tutta l’Europa a diventare zona rossa, non solo perché il coronavirus è una minaccia da affrontare con determinazione, ma anche “per evitare lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”.

Non può chiudere tutto tout court“, dice dal canto suo il viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, a “24 mattino” su Radio24 a proposito dell’eventualità di fermare tutte le attività produttive. La filiera alimentare e quella sanitaria, ha detto, “non possono chiudere”, mentre altre attività “vanno limitate”. (Foto Ansa)

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