Corpo senza vita di un 27enne recuperato nel fiume Taro
Sul ritrovamento del cadavere son in corso indagini, si seguono diverse piste. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è riaffiorato nel pomeriggio di ieri
Corpo senza vita di un 27enne recuperato nel fiume Taro. Sul ritrovamento del cadavere son in corso indagini, si seguono diverse piste. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è riaffiorato nel pomeriggio di ieri.
Le indagini sono state avviate a Parma dopo che ieri, venerdì 2 agosto, è emerso un macabro ritrovamento dalle profonde acque del fiume Taro.
Il corpo, in uno stato avanzato di decomposizione, sembra appartenere a un giovane di 27 anni scomparso da alcuni giorni. L’allarme è stato lanciato intorno alle 18 quando un passante ha notato il cadavere vicino al ponte sul Taro lungo la suggestiva via Emilia, a breve distanza dalla piscina River.
I soccorsi
I Vigili del fuoco e l’ambulanza del 118 sono intervenuti immediatamente dopo la segnalazione. Nel luogo del ritrovamento si sono uniti anche gli investigatori della Squadra Mobile della polizia di Stato, il personale della Polizia Scientifica e il pubblico ministero.
Gli agenti hanno iniziato subito a consultare le denunce di persone scomparse per cercare di identificare il giovane deceduto, riuscendo a farlo grazie alla presenza di alcuni indumenti e alla bicicletta ritrovati lungo la riva del fiume.
Lesioni sul cadavere
Sul cadavere sono state riscontrate lesioni al torace e al volto, quindi nessuna pista è stata esclusa al momento. Si aprono ora intricate indagini per cercare di scoprire cosa sia successo a questo giovane sfortunato e dare una risposta alla sua scomparsa misteriosa.
Per svelare le intricate dinamiche e le ragioni del trapasso, potrebbe giungere un po’ di chiarezza dall’analisi approfondita del corpo del giovane, ad opera dell’autorità giudiziaria.
Attraverso l’intervento dei Vigili del Fuoco, il cadavere è stato recuperato dalle acque del fiume Taro per essere poi trasferito nel reparto della Medicina Legale presso l’ospedale Maggiore.