Corruzione a scuola, alto dirigente ministero tenta il suicidio: è gravissima

Redazione
Corruzione a scuola, alto dirigente ministero tenta il suicidio: è gravissima

Corruzione a scuola, alto dirigente ministero tenta il suicidio: è gravissima. Ha tentato il suicidio gettandosi nel vuoto Giovanna Boda, 47 anni, dirigente di prima fascia e capo del Dipartimento delle Risorse umane del Ministero dell’Istruzione.

La donna era stata perquisita due giorni dalla Guardia di Finanza ed era indagata per corruzione. Avrebbe avuto in uso la carta di credito di un imprenditore che avrebbe utilizzato per spese personali.

Si è lanciata dal secondo piano, sconvolta dalla perquisizione del giorno prima. E’ ora gravissima al Policlinico Gemelli. Era accusata di essere a libro paga di uno psicoterapeuta-imprenditore. “Negli anni ha intascato 680 mila euro, usava la sua carta di credito”.

Indagata per corruzione

Entrata nelle stanze delle decisioni con Stefania Giannini, poco amata per la sua indipendenza da Lucia Azzolina, caricata di responsabilità da Patrizio Bianchi, ministro con il quale ha proseguito nel ruolo di capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, in queste ore era indagata per corruzione.

Il corruttore, si legge nel decreto di perquisizione della Procura di Roma, è indicato in Federico Bianchi di Castelbianco, 69 anni, psicoterapeuta romano, editore dell’agenzia Dire, presidente dell’Ido, l’Istituto di ortofonologia che a Roma si è specializzato in autismo e disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il decreto consegnato dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria sostiene che la dirigente pubblica aveva ricevuto indebitamente “per l’esercizio delle sue funzioni somme di denaro e utilità per sé o per terzi per complessivi 679.776,65 euro”.

Regali e benefit, è l’accusa, elargiti o promessi. Secondo gli investigatori, coordinati dal pm Carlo Villani, la donna avrebbe avuto in uso anche la carta di credito dell’imprenditore, conosciuto da vent’anni. E l’avrebbe utilizzata.

Cosa guadagna Bianchi da questo rapporto?

Che cosa avrebbe guadagnato, lo psicoterapeuta Bianchi, da questo rapporto? L’uomo, socio e amministratore di fatto della Com.e, Comunicazione ed editoria srl, secomod secondo l’accusa avrebbe ottenuto almeno due affidamenti, ciascuno di 39.950 euro, da parte del ministero dell’Istruzione con decreti a firma della stessa dirigente e tramite “l’indispensabile intermediazione e supporto” di Valentina Franco, “consapevole del pactum sceleris”.

Ieri gli investigatori avevano perquisito la casa romana di G. B. e l’ufficio di Viale Trastevere nonché una soffitta nella sua disponibilità. Le avevano sequestrato telefonino e pc. Quindi, la Finanza aveva setacciato gli uffici al ministero di sei collaboratori e l’abitazione e i luoghi di lavoro di Federico Bianchi.

L’ingresso nell’istruzione pubblica dello psicoterapeuta-imprenditore nelle ultime stagioni era stato rapido. Le sue strutture offrivano consulenze a diversi sportelli psicologici scolastici, lui rispondeva in prima persona a presidi che si erano rivolti al ministero, dove era di casa.

Bianchi di Castelbianco dominava con piglio aggressivo convegni sul tema disabilità ed era riuscito a imporre al ministero la questione dei plusdotati, contribuendo a farla inserire all’interno dei cosiddetti Bisogni educativi speciali (Bes).

Persona onesta

I vertici dell’Istruzione sono sorpresi, e frastornati i collaboratori di G. B. Hanno una certezza: “La nostra dirigente è una persona onesta e sempre vicina agli ultimi della scuola”. In Viale Trastevere è conosciuta come una donna di Stato generosa e appassionata.

Ha gestito tutte le fasi di campagna per la consegna di tablet e pc in piena pandemia e, di fronte a segnalazioni specifiche, si adoperava in prima persona per far arrivare risorse e device. Era in prima fila nell’allestimento della nave della legalità per ricordare la strage di Capaci e lo scorso 14 settembre aveva organizzato l’arrivo a Vo, epicentro italiano della prima ondata della pandemia, del presidente della Repubbica, Sergio Mattarella.

Nelle ultime settimane aveva ricevuto dal ministro l’incarico di commissario dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria. Dopo l’emersione di una vicenda di corruzione, con mercimonio di titoli e attestati, per la quale era sollevata dall’impegno la direttrice generale Maria Rita Calvosa.

Federico Bianchi oggi ha detto. “Andiamo cauti, si sta parlando di due bandi Mepa, il mercato della pubblica amministrazione, da 39.000 euro ai quali ho dato seguito con la realizzazione dei progetti richiesti. La realtà dei fatti sarà accertata”.

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