Corruzione in appalti forze armate, 31 misure cautelari
Corruzione in appalti forze armate, 31 misure cautelari. Alle prime luci dell’alba, all’esito di articolate e complesse indagini supportate da presìdi tecnologici, gli investigatori della Squadra Mobile di Roma – coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale – hanno eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Roma.
Nel mirino sono finiti 31 indagati, tra i quali pubblici ufficiali – appartenenti alle Forze Armate con diverso grado – e imprenditori. Accusati, tra l’altro, di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d’asta ed altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle Forze Armate.
L’ordinanza dispone per 7 indagati gli arresti domiciliari, 5 misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, nonché 19 misure di divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi di persone giuridiche e impresa.
Le indagini, durate quasi un anno, inizialmente hanno fatto emergere episodi di frode contrattuale. A subire danni le Amministrazioni dello Stato appaltanti, da parte delle ditte aggiudicatarie, la produzione dei nuovi distintivi di grado per le Forze Armate; nell’ambito del riordino dei ruoli e delle carriere previsto dal decreto legislativo che ha introdotto nuove qualifiche apicali.
Nel proseguo, inoltre, dell’attività investigativa è documentato uno specifico e ben collaudato sistema corruttivo tra imprenditori ed Ufficiali delle forze armate.
Sistema, infine, ricostruito grazie alle attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica supportata da servizi di osservazione e pedinamento; che vedono alcuni soggetti coinvolti in episodi di corruzione e turbata libertà degli incanti in vari settori.