Cortina d’Ampezzo: Monica Reginato, 55 anni, muore precipitando per 300 metri

Gli amici: "Aveva lo scialpinismo nel sangue". La vittima era in escursione

Redazione
Cortina d’Ampezzo: Monica Reginato, 55 anni, muore precipitando per 300 metri

Cortina d’Ampezzo: Monica Reginato, 55 anni, muore precipitando per 300 metri. Gli amici: “Aveva lo scialpinismo nel sangue”. La vittima era in escursione.

Nel Canalone Comici al Sorapiss, a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, una tragica giornata ha visto la morte di Monica Reginato, una 55enne appassionata di montagna.

Mentre si preparava per la discesa con gli sci e i ramponi, qualcosa è andato storto e un volo di trecento metri le è stato fatale.

Una giornata fatale nel Canalone Comici

Si era attrezzata di tutto punto: sci ai piedi, ramponi per i tratti più delicati. Ma proprio nell’atto di mettere i ramponi per la discesa del canalone, qualcosa è andato storto e non ha avuto scampo: il volo di trecento metri le è stato fatale.

La scialpinista morta nel Canalone Comici al Sorapiss, Cortina d’Ampezzo, Belluno, è Monica Reginato, 55enne di Castelfranco. Sabato 20 aprile la vittima era in escursione con altri tre amici.

Verso le 15.30 la centrale del 118 è stata allertata dai compagni. I quattro stavano risalendo la parte alta del canale con gli sci sulle spalle, quando la donna è scivolata.

Giunto sul posto, il personale di elisoccorso e medico, sbarcato con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, ha constatato il decesso della sciatrice. Reginato è morta sul colpo. Sotto choc gli amici che erano con lei.

La passione per la montagna e il ruolo di responsabilità nel Cai

Monica Reginato, la scialpinista tragica scomparsa nel Canalone Comici, aveva una grande passione per la montagna. Non solo era una grande appassionata di escursioni, come dimostrano le foto pubblicate sui social, ma faceva anche parte della scuola di alpinismo del Cai “Le Torri” da 20 anni.

Ricopriva un ruolo di responsabilità all’interno del Cai, tenendo lezioni agli allievi e ai giovani iscritti con il suo solito entusiasmo inarrestabile.

Inoltre, si aggiornava regolarmente sulle pratiche di autosoccorso in caso di valanga e su roccia. La sua dedizione alla montagna e al suo ruolo nel Cai testimoniano la sua passione e impegno per questo ambiente unico e affascinante.

Un viaggio senza ritorno: l’ultima escursione di Monica

L’ultima escursione di Monica è stata un viaggio senza ritorno. Appassionata di montagna e con lo scialpinismo nel sangue, aveva dedicato molto tempo a questa attività negli ultimi tempi.

Dopo aver condiviso sui social le sue avventure sulle Ande e le sue scalate sul monte Guslon, sabato scorso è stata vittima di un tragico incidente nel Canalone Comici al Sorapiss.

Nonostante fosse ben attrezzata e esperta, qualcosa è andato storto mentre stava mettendo i ramponi per la discesa del canalone, causando una caduta fatale di trecento metri. La sua morte ha lasciato gli amici sotto choc e ha segnato la fine di un viaggio che non avrebbe mai immaginato.

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