Cortona: 66enne muore dopo essere stato al pronto soccorso

Lo avevano dimesso dall'ospedale dandogli un antidolorifico. E' tornato a casa ed è morto. Un amico lo ha trovato morto sul divano di casa

Redazione
Cortona: 66enne muore dopo essere stato al pronto soccorso

Cortona: 66enne muore dopo essere stato al pronto soccorso. Lo avevano dimesso dall’ospedale dandogli un antidolorifico. E’ tornato a casa ed è morto. Un amico lo ha trovato morto sul divano di casa.

Era andato al pronto soccorso per un forte mal di testa, ma dopo pochi accertamenti era stato rimandato a casa. Nella notte, però, è morto. Ora la Procura di Arezzo indaga per omicidio colposo.

Al centro dell’inchiesta, la gestione del caso di un uomo di 66 anni, residente a Cortona, nella provincia aretina, trovato privo di vita sul divano di casa la mattina del 12 maggio da un amico, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lui.

Il giorno prima, il 66enne si era rivolto all’ospedale Santa Margherita alla Fratta, frazione di Cortona, lamentando forti dolori alla testa e alla zona cervicale.

Dopo una visita e alcuni esami, era stato dimesso nel giro di un paio d’ore con una diagnosi presunta di cefalea e la prescrizione di un antidolorifico.

I dolori erano sempre presenti

I medici gli avevano eseguito una TAC e consigliato di ripeterla dopo 40 giorni. Ma i dolori non si erano mai del tutto risolti, tanto da spingerlo a tornare in pronto soccorso prima del termine indicato. Anche in quell’occasione, però, sarebbe stato dimesso senza ulteriori approfondimenti.

Dopo il ritrovamento del corpo, sono intervenuti i carabinieri e la Procura ha immediatamente disposto l’apertura di un fascicolo. Nei giorni successivi sono stati acquisiti i documenti sanitari e raccolte testimonianze per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi.

È stata inoltre ordinata l’autopsia, in programma oggi all’ospedale Le Scotte di Siena: a eseguirla sarà l’equipe guidata dal professor Mario Gabrielli, affiancato anche da un cardiologo. L’obiettivo è stabilire con certezza le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità.

Risulta attualmente iscritto nel registro degli indagati un medico, ma si tratta di un atto dovuto per permettergli di partecipare con un proprio consulente agli accertamenti tecnici irripetibili.

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